Al via il Master Unical su Autismo e Neurodiversità: formazione e inclusione
Il Master di II livello su Autismo e Neurodiversità promosso dall’Unical punta a formare esperti in interventi abilitativi, inclusione sociale e supporto lungo tutto il ciclo di vita
Ha iniziato le sue attività il Master di II livello in Autismo e Neurodiversità: Interventi Abilitativi/Riabilitativi nei Diversi Contesti e nel Ciclo di Vita, promosso dal Dipartimento di Culture, Educazione e Società (DICES) dell’Università della Calabria e patrocinato da ANGSA (Associazione Nazionale Genitori perSone con Autismo) Cosenza e Fondazione Stella Maris Mediterraneo.
In Italia si stima che un bambino su 77, compreso nell’età tra i sette e i nove anni, abbia una diagnosi di disturbo dello spettro autistico (ISS 2022), con un’incidenza circa quattro volte superiore nei maschi rispetto alle femmine. Le nuove linee guida dell’Istituto Superiore di Sanità relative alla diagnosi e al trattamento del disturbo dello spettro autistico in bambini e adolescenti, pubblicate a ottobre 2023 e quelle sulla diagnosi e sul trattamento degli adulti con disturbo dello spettro autistico, pubblicate a dicembre 2024, sono punti di partenza fondamentali per aggiornamenti cruciali in termini di interventi terapeutici, approcci diagnostici e politiche di inclusione.
In questo contesto, il Master ha l’obiettivo di formare professionisti altamente qualificati con competenze avanzate nella valutazione diagnostica precoce e nella progettazione e implementazione di interventi personalizzati nell’ambito clinico, scolastico e nell’inserimento lavorativo, con l’intento di favorire l’inclusione sociale durante le fasi di transizione dall’infanzia all’adolescenza e alla giovane età adulta. Inoltre, il Master si propone di formare professionisti competenti e sensibili, capaci di affrontare tematiche come neurodiversità e neurodivergenza, contribuendo così alla costruzione di una società più inclusiva e consapevole delle diverse capacità e potenzialità di ogni individuo.
Il programma, della durata di un anno, prevede 1500 ore di formazione e l’assegnazione di 60 Crediti Formativi Universitari (CFU). La partecipazione di professionisti provenienti non solo dalla Calabria, ma anche da regioni come Lazio, Sardegna e Basilicata, conferma la rilevanza e l’attualità del tema trattato. Il programma didattico si caratterizza per un approccio interdisciplinare e innovativo. Oltre alla presenza tra i relatori e le relatrici di esperti di fama internazionale (Giacomo Vivanti – Drexel University, Adriana Di Martino – Child Mind Institute, New York, USA) e nazionale, il Master prevede anche il coinvolgimento diretto di famiglie, associazioni e persone autistiche. L’obiettivo è creare un dialogo aperto, raccogliere testimonianze e sviluppare pratiche che rispondano concretamente ai bisogni quotidiani delle persone neurodivergenti.
“Siamo in un periodo di cambiamento senza precedenti nella nostra comprensione dell’autismo e nelle risposte a esso, inclusi i modi in cui concepiamo il ruolo dei servizi clinici, sanitari, educativi e sociali”, afferma il Direttore del Master, Prof. Francesco Craig (Docente di Psicologia Clinica e delegato del Rettore per il Counseling Psicologico di Ateneo).
Con questo Master, si lancia un messaggio importante: è possibile costruire una società più consapevole e inclusiva, in cui ogni individuo trovi lo spazio per esprimere il proprio potenziale. Tuttavia, questo processo deve mantenere un approccio evidence-based: i professionisti formati saranno in grado di contribuire concretamente al benessere delle persone neurodivergenti e delle loro famiglie, promuovendo autonomia e integrazione sociale. Interventi strutturati, basati su un approccio scientifico e adattati alle caratteristiche individuali, sono determinanti per favorire l’autonomia personale delle persone autistiche con maggiori capacità funzionali, nonché per supportare efficacemente bambini/e e adolescenti con autismo e disabilità intellettiva che necessitano di un supporto significativo in diversi contesti di vita, garantendo loro un sostegno mirato nelle aree fondamentali della vita quotidiana e migliorando la loro qualità della vita.
Accompagnare le persone neurodivergenti e le famiglie lungo tutte le fasi della vita significa costruire una società che valorizza la diversità e promuove il benessere di tutti.