giovedì,Aprile 24 2025

L’INTERVISTA | Pastore (FdI): «A Rende il centrodestra candidi uno del popolo»

La neo coordinatrice cittadina di Fratelli d'Italia ammette: «In passato ho votato per Marcello Manna, oggi la città non è più la piccola Amsterdam di Calabria. Non temo il civismo, la coalizione andrà unita»

L’INTERVISTA | Pastore (FdI): «A Rende il centrodestra candidi uno del popolo»

Loredana Pastore di nuovo in prima linea dopo l’esperienza amministrativa nella giunta Occhiuto a Cosenza. Da sabato mattina è la nuova coordinatrice del circolo cittadino di Fratelli d’Italia a Rende, comune che in primavera tornerà al voto. Un’elezione arrivata per acclamazione, considerato che la sua mozione era l’unica in gara. Nessun dubbio da parte delle varie anime del partito che hanno trovato piena sintonia. I veleni di San Marco Argentano o le divergenze di Castrovillari (l’ha spuntata Gianfranco Milanese, ndr) non hanno trovato terreno fertile all’ombra della Sila.

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Pastore, che ha inserito nel coordinamento Franco Passarelli, Caterina Graziano, Antonio Bruno e Francesco De Rango, nel suo intervento tenuto davanti ai vertici del partito ha messo in evidenza un aspetto in particolare. «La cosa più importante – spiega al nostro network – non è soltanto il lavoro di squadra, ma l’idea di svolgerlo con lealtà. Non conosco altri modi per raggiungere gli obiettivi». Ed a proposito di lealtà, sottolinea che la stella polare si chiama Giorgia Meloni, dal cui lavoro al Governo stanno germogliando i frutti sui territori.

«Il nostro radicamento in provincia di Cosenza è sotto gli occhi di tutti – aggiunge – e ritengo assolutamente fisiologico lo scambio interno di opinioni. In presenza di più mozioni, è sacrosanto andare al voto. Io sono onorata di essere stata proposta da tutti, ho accettato con entusiasmo e messo a disposizione esperienza e background. Da assessore alle Attività Produttive di Palazzo dei Bruzi stavo tra la gente e la ascoltavo, rinchiudersi nelle stanze è il contrario di ciò che vogliamo fare».

Loredana Pastore, Fratelli d’Italia e le elezioni di Rende

All’orizzonte le elezioni di Rende che porranno fine all’esperienza commissariale. «In passato ho votato per Marcello Manna – ammette con estrema sincerità -. Ho creduto al suo progetto e penso sia andato avanti bene fino ad un certo punto. Gli eventi che si sono susseguiti ci hanno poi consegnato il presente. Oggi Rende è abbandonata, sporca, non è più quella piccola Amsterdam fiore all’occhiello di tutta la Calabria». Il nome della coordinatrice cittadina di Fratelli d’Italia è da tempo inserito tra i papabili candidati a sindaco.

«Dal giorno del congresso mi sono ritrovata sovraesposta – racconta -. Posso dire soltanto una cosa: il centrodestra vuole arrivare all’appuntamento elettorale con un candidato unitario e FdI darà il suo contributo nell’individuare l’identikit giusto. A tal proposito, mi piacerebbe uscire fuori dagli schemi tanto in voga al momento: parlare di uomo, donna, o di espressione degli ordini professionali o del corpo docenti Unical serve solo a fare confusione. Noi cerchiamo semplicemente una persona che ispiri fiducia, una figura che parli con semplicità e arrivi alla gente. Io vorrei uno del popolo, scriva questo nel suo articolo».

A Rende, tuttavia, il civismo la fa da padrone. Nel centrodestra, come nel centrosinistra, si fa a gara per inserire il proprio nome nelle liste ritenute sulla carta vincenti. «Vero – conclude Pastore -. C’è un forte civismo, ma “nascosto”. I candidati spesso in passato hanno puntato su un cavallo, ma noi del centrodestra siamo convinti di poter procedere compatti su un percorso già tracciato. Abbiamo tenuto già due incontri programmatici, ci siamo confrontati e non mi sembra che aleggi un “liberi tutti”. Semmai è il contrario».

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