Cosenza, il Comune auspica maggiore celerità nella lavorazione e consegna dei permessi di soggiorno
Approvata una mozione per la sottoscrizione del protocollo con l'ufficio Immigrazione della Questura di Cosenza, lo Sportello Unico per l'Immigrazione c/o la Prefettura di Cosenza e il Comune di Cosenza
Ieri pomeriggio civico consesso ha anche approvato, sempre a maggioranza, ma con l’astensione dei consiglieri comunali Giuseppe d’Ippolito, Ivana Lucanto e Bianca Rende, la mozione (prima firmataria la consigliera Chiara Penna) per la sottoscrizione del protocollo con l’ufficio Immigrazione della Questura di Cosenza, lo Sportello Unico per l’Immigrazione c/o la Prefettura di Cosenza e il Comune di Cosenza, allo scopo di rimuovere gli ostacoli amministrativi che rallentano la lavorazione e consegna dei permessi di soggiorno, con particolare riferimento ai permessi di soggiorno per motivi familiari, potenziando il personale esistente ed offrendo maggiori servizi ai migranti presenti sul territorio.
Ad illustrare la mozione la consigliera Chiara Penna, che ha sottolineato come con la mozione si impegna la giunta e il Sindaco a trovare la formula percorribile al fine di stipulare un protocollo d’intesa con la Questura di Cosenza (ufficio immigrazione) ferme restando le proprie competenze non delegabili di quest’ultima, con lo Sportello Unico per l’Immigrazione presso la Prefettura di Cosenza (ove utile) ad istituire un’ufficio/sportello, presso locali comunali da individuare, dove alla presenza di funzionario della Questura a ciò delegato, si possano svolgere in sinergia, tutte le attività utili a snellire i procedimenti per il rilascio /rinnovo dei titoli di soggiorno, eventuali attività utili alla gestione dei flussi d’ingresso di lavoratori extracomunitari quale compito dello sportello unico per l’immigrazione ed ogni altra attività necessaria.
«I fondi per la gestione dello sportello – è scritto ancora nella mozione – potrebbero essere reperiti incassando le tasse ed i bolli che gli stranieri versano per ottenere il permesso di soggiorno, eventualmente integrato da altri fondi da individuare a seconda del reale ed effettivo apporto del Comune alle stesse attività». Per facilitare le procedure, al consigliera Penna ha auspicato una interlocuzione con il Presidente della Consulta Intercultura che era presente in Consiglio nell’area riservata al pubblico.
«Quale migliore occasione questa – ha poi sottolineato nel successivo intervento la consigliera comunale Alessandra Bresciani – per coinvolgere la Consulta Intercultura? La discussione di oggi mette in evidenza che é mancata completamente la condivisione con le persone direttamente interessate. Questa pratica, prima di essere votata, doveva essere approfondita con i veri protagonisti perché su questi temi non può esistere alcun piedistallo partitico privilegiato. Nemmeno quello della professionista esterna all’amministrazione che, ringrazio, ma che ha redatto il protocollo citato nella mozione consegnandola nelle vostre mani, ignorando completamente la presenza della Consulta Intercultura e del lavoro che già svolge gratuitamente per le comunità e per l’Amministrazione. Non vogliamo farci dire che abbiamo agito come quei freddi uomini d’affari che quotano in borsa un brevetto unicorno sapendo già che, così com’è, non potrà mai essere utilizzato. L’ obiettivo non è quello di far salire i nostri titoli personali buttando fumo negli occhi a chi in queste azioni ci crede».
Per Francesco Alimena «questa è una mozione che impegna a redigere un protocollo che coinvolge gli interessati, soprattutto i componenti della Consulta intercultura. E’ una nuova strada per velocizzare le pratiche. E’ l’inizio di un percorso». Nella successiva dichiarazione Bianca Rende ha annunciato la sua astensione «in quanto il documento è stato redatto in modo raffazzonato e senza tenere conto dell’esistenza della Consulta intercultura. Il protocollo deve essere ancora sottoscritto e sono pronta a votarlo, ma bisogna prima superare le attuali deficienze dell’ufficio anagrafe fino a quando non si effettueranno i concorsi».
Il consigliere Giuseppe D’Ippolito ha poi annunciato l’astensione di Fratelli d’Italia. «Non c’è stata – ha detto – una interlocuzione con chi usufruisce dei permessi di soggiorno e non ci sono spunti di discussione sui margini di trattativa e dell’accordo con la Questura. Questa proposta, così com’è, non produce alcun effetto». E’ ancora Alimena a fornire una spiegazione: «Quello che viene considerato erroneamente un protocollo non è un protocollo, ma una mozione, cioè un atto politico. E poi non è vero che la Consulta Intercultura può da sola intavolare un protocollo con la Questura».