Schiavonea, emergenza nella scuola di via Nizza: bambini senza acqua e riscaldamento
Proteste dei genitori e appello del gruppo consiliare di FDI: «Interventi immediati per garantire condizioni dignitose e il diritto allo studio»
Aule fredde, bagni inutilizzabili, cisterne vuote e blackout causati da stufette non a norma. È la drammatica situazione che vivono i bambini della scuola elementare di via Nizza, al centro di una vera e propria emergenza strutturale che mette a rischio il diritto all’istruzione e la sicurezza degli alunni.
Nelle ultime ore, i genitori sono stati chiamati più volte per ritirare i figli dall’istituto a causa della totale assenza di acqua e del mancato funzionamento dei riscaldamenti. Una condizione che ha scatenato rabbia e preoccupazione tra le famiglie, esasperate per il protrarsi dei disagi. Il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, su iniziativa della Consigliera comunale Daniela Romano, ha lanciato un appello all’Amministrazione per un intervento urgente e risolutivo.
Un problema che si trascina da mesi
La situazione di criticità della scuola di via Nizza non è nuova. Già a gennaio, dopo diverse segnalazioni, la Consigliera Daniela Romano si era recata personalmente sul posto per verificare lo stato dei lavori di ripristino dei termosifoni e della rete idrica. «Grazie anche al mio intervento – racconta Romano – una ditta inviata dal Comune era intervenuta per risolvere il problema, consentendo la riapertura della scuola il giorno successivo. Tuttavia, era chiaro fin da subito che si trattava di una soluzione provvisoria, e oggi ci troviamo di nuovo nella stessa situazione. Non possiamo continuare a tamponare un’emergenza che richiede un intervento strutturale».
Proteste e disagi quotidiani
La scena che si è ripetuta negli ultimi giorni ha dell’assurdo. I genitori accompagnano i bambini a scuola al mattino, solo per essere richiamati dopo poche ore con l’invito a ritirarli. Le maestre, impossibilitate a garantire le lezioni, inviano messaggi per segnalare la mancanza delle condizioni minime per proseguire l’attività didattica. «Non c’è acqua, il bagno è inutilizzabile e le stufette, oltre a essere un rischio, fanno saltare continuamente i contatori – spiega Romano –. È una situazione da terzo mondo, e tutto questo accade in una città che ha avuto accesso a fondi straordinari come mai nella sua storia. È inconcepibile».
Un progetto finanziato, ma lavori ancora incompleti
Per la scuola di via Nizza è stato finanziato un progetto PINQUA, con lavori di riqualificazione iniziati nell’estate del 2024. Tuttavia, finora gli interventi hanno riguardato solo l’esterno dell’edificio, mentre le criticità interne restano irrisolte. «La scuola va rifatta completamente – sottolinea Romano –. Mi sono confrontata più volte con il vice sindaco Pistoia, che ha confermato l’intenzione dell’Amministrazione di intervenire, ma i fatti dimostrano che manca una pianificazione concreta. Nei mesi scorsi non si è riusciti a individuare un immobile alternativo per ospitare i bambini, e ora la situazione è precipitata».
Fratelli d’Italia denuncia l’immobilismo dell’Amministrazione comunale e chiede un’azione immediata per rispondere alle esigenze della comunità scolastica. «Non possiamo accettare che i bambini siano costretti a studiare in queste condizioni – conclude Romano –. Serve un intervento urgente per garantire il diritto all’istruzione e restituire dignità alla scuola di via Nizza. Non possiamo più perdere tempo».
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