Oncologia a rischio a Rossano, l’appello dei pazienti contro il trasferimento
I malati oncologici chiedono di mantenere il reparto a Rossano: «Non è solo un luogo di cura, ma una casa di speranza»
Il futuro del Reparto di Oncologia dell’ospedale di Rossano è incerto e i pazienti oncologici lanciano un appello alle istituzioni per impedirne il trasferimento a Corigliano. La preoccupazione è grande: per chi combatte ogni giorno contro il cancro, ogni cambiamento può significare ulteriori difficoltà, ostacolando un percorso già di per sé doloroso e complesso.
L’atto aziendale prevede una nuova organizzazione dei servizi ospedalieri, con l’area medica a Corigliano e quella chirurgica a Rossano. Tuttavia, secondo i pazienti e i loro familiari, il reparto di Oncologia non può essere considerato alla stregua di un semplice servizio da spostare, perché rappresenta molto di più: è un punto di riferimento, un luogo di cura e di speranza.
Il ruolo cruciale del Reparto di Oncologia a Rossano
Attivo dagli anni ’90, il reparto di Oncologia di Rossano è stato negli anni un centro di eccellenza nella cura dei tumori. I pazienti sottolineano come la professionalità dell’équipe medica e l’organizzazione attuale garantiscano un’assistenza efficace e umana. In particolare, il reparto è attrezzato per procedure delicate come l’inserimento e la rimozione del Picc per la chemioterapia, che vengono eseguite in rianimazione con grande precisione e cura. Lo spostamento del reparto a Corigliano potrebbe tradursi in ritardi e disagi per i malati, costretti a riorganizzare i loro spostamenti e a perdere la familiarità con un ambiente che rappresenta per loro una seconda casa. La continuità delle cure e il rapporto di fiducia instaurato con il personale sanitario sono elementi fondamentali nel percorso di guarigione.
Una battaglia di dignità e rispetto per i pazienti
«Io e tanti altri malati oncologici ci sentiamo spaesati di fronte a questa possibilità», spiega una paziente in cura a Rossano. «Non si tratta solo di un cambio di sede, ma di una perdita di punti di riferimento fondamentali in un momento della vita in cui tutto è già stato stravolto dalla malattia». Secondo i pazienti, la soluzione migliore non è il trasferimento, bensì il potenziamento del reparto esistente, garantendo continuità e qualità delle cure.
L’appello è rivolto direttamente al Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, e alla Presidente della Commissione Sanità, Pasqualina Straface, affinché ascoltino le richieste di chi vive la malattia ogni giorno. «Questa non è una questione politica o burocratica, ma umana», si legge nella lettera aperta. «Noi malati oncologici non abbiamo potere o conoscenze influenti, ma abbiamo bisogno di stabilità e sicurezza nelle cure. Chiediamo di rivalutare questa decisione e di scegliere con il cuore, pensando a chi ogni giorno lotta contro il cancro».
Sanità calabrese: un settore in emergenza
Il caso del Reparto di Oncologia di Rossano si inserisce in un quadro più ampio di criticità della sanità calabrese, spesso segnata da carenze strutturali e difficoltà organizzative. Il nuovo ospedale in fase di costruzione nella Piana di Sibari rappresenta un segnale di speranza per il futuro, ma nel frattempo è fondamentale garantire ai pazienti oncologici un percorso di cura sereno e continuativo.
Le voci di chi affronta ogni giorno questa battaglia meritano di essere ascoltate. Il rischio è che un’operazione pensata per ottimizzare i servizi sanitari finisca invece per penalizzare chi ha già sofferto troppo. I pazienti chiedono risposte e un impegno concreto per mantenere il reparto di Oncologia a Rossano. La decisione spetta alle istituzioni, ma il messaggio dei malati è chiaro: non lasciateci soli in questa battaglia.