Falso in bilancio, otto mesi al titolare di una nota azienda di Acri
La condanna arriva dopo una serie di vicissitudini innescate dalla morte di uno dei soci, la Procura aveva chiesto un anno di pena
Prima la morte di uno dei titolari, poi la controversia sorta fra i suoi eredi e l’amministratore superstite e finita a colpi di carte bollate. L’ultima delle vicissitudini che da anni interessano, ormai, la “Manes snc”, si è consumata nelle scorse ore con la condanna per falso in bilancio di Michele Manes, titolare dell’azienda di Acri specializzata nella rivendita di prodotti petroliferi.
I guai cominciano nel 2017 a seguito della scomparsa di suo fratello Valerio che, fino a quel momento, aveva retto le sorti della ditta in tandem con lui. In seguito, quella che doveva essere una formalità – la liquidazione del 50% delle quote alla moglie e ai tre figli del defunto – si rivela, invece, il principio di un conflitto.
Secondo Michele Manes, infatti, quelle quote non hanno alcun valore, come dimostrato dal bilancio straordinario che, da lui presentato per l’occasione, fotografa il quadro di un’azienda in perdita.
Gli eredi di Valerio Manes non la mandano giù, portano il caso all’attenzione del Tribunale civile. Consulenze di segno opposto non fanno luce sulla vicenda, ma nel mezzo si colloca quella dei periti nominati d’ufficio che nel 2022, dopo cinque anni di udienze, danno ragione ai ricorrenti. Morale della favola: per quei consulenti, le quote sociali non valgono zero, bensì quattrocentomila euro.
In parallelo, però, la denuncia presentata dalla vedova Manes e dai figli innesca anche una deriva penale, con un’indagine per falso in bilancio a carico dell’ormai amministratore unico. Un’inchiesta che diventerà poi processo fino a culminare nella condanna dell’imputato stabilita dal Tribunale collegiale di Cosenza: otto mesi di pena a fronte di un anno chiesto dal pm Antonio Bruno Tridico.
Si tratta solo di una sentenza di primo grado, proprio come quella del procedimento civile ormai prossimo ad approdare alla fase d’appello. Michele Manes è difeso dall’avvocato Giorgio Misasi; a rappresentare in aula i familiari del defunto Valerio Manes, invece, ci sono gli avvocati Pierluca Bonofiglio e Alessandra Amantea.