Fumogeni al sit-in di protesta contro Guarascio, assolto un ultrà del Cosenza
L'incriminazione era scattata a gennaio del 2021 dopo la protesta inscenata dai tifosi in via Arabia contro le strategie societarie del presidente
Utilizzo di materiale pericoloso durante le manifestazioni. Era questo il reato contestato a un ultrà del Cosenza per fatti avvenuti nel 2021. Quattro anni dopo, il tifoso è stato assolto dall’accusa al termine di un processo in cui è stato difeso dall’avvocato Giovanni Cadavero.
I fatti si riferiscono al sit-in indetto in via Arabia il 21 gennaio di quell’anno. Si tratta di una delle prime colorite contestazioni al presidente Eugenio Guarascio, che quel giorno si concretizza con alcuni striscioni esposti davanti allo store del Cosenza calcio. “In prestito calciatori… di proprietà hai solo palloni” recitava uno degli slogan vergati sul lenzuolo bianco. “Diffidaci tutti” era scritto su un altro striscione, con finte banconote da cento euro sparpagliate sull’asfalto a coronamento della coreografia.
Una manifestazione pacifica, ma l’accensione di alcuni fumogeni non sfugge all’occhio della polizia che, nei giorni successivi, provvede a denunciare i responsabili. Per quattro di loro è intervenuto già in precedenza un decreto penale di condanna; l’ultrà che si è opposto a quel provvedimento ha incassato l’assoluzione.