lunedì,Marzo 17 2025

Concorso irregolare all’università di Catania, accolto il ricorso dell’avvocato cosentino Dario Sammarro

Il Tar ha dichiarato illegittimo il criterio di valutazione adottato dalla commissione esaminatrice. Il legale: «Il mio candidato con 30 anni di esperienza accademica ingiustamente penalizzato»

Concorso irregolare all’università di Catania, accolto il ricorso dell’avvocato cosentino Dario Sammarro

Concorso irregolare presso l’Università di Catania per posto da ordinario: accolto il ricorso al TAR di uno Studio Legale di Cosenza. Il ricorso, che ha portato alla decisione favorevole per il candidato, è stato patrocinato dall’ Avvocato Dario Sammarro del Foro di Cosenza. Il legale, in sede di causa, ha sostenuto, tra le altre cose, che i criteri adottati dalla commissione violassero non solo il regolamento dell’Università di Catania, ma anche i principi generali di imparzialità e trasparenza che devono governare le selezioni pubbliche.

La vittoria al TAR, dunque, non solo ha restituito giustizia al ricorrente, ma ha anche acceso i riflettori sulle possibili distorsioni del sistema di reclutamento accademico, invitando le istituzioni a rivedere le proprie pratiche. La sentenza del TAR di Catania, Sezione Prima, n. 392 del 2025 rappresenta un campanello d’allarme per l’intero sistema accademico italiano, in cui le disparità tra le regole teoriche e le prassi applicate continuano a creare confusione e incertezze, minando la fiducia nelle selezioni universitarie.

Gli atti di causa hanno rivelato come la Commissione (concorso nel settore scientifico SECS per i metodi matematici dell’economia) abbia adottato un criterio di valutazione dei curricula che si discostava nettamente dal Regolamento di Ateneo di riferimento, un errore che ha avuto un impatto diretto sulla valutazione del ricorrente. In particolare, la commissione ha scelto di concentrarsi esclusivamente sugli ultimi dieci anni di attività accademica dei candidati, una limitazione che il TAR ha definito “illegittima”, in quanto non prevista né dal regolamento né dalla prassi consolidata.

La sentenza sottolinea l’assurdità di questa scelta, evidenziando che il candidato con oltre trent’anni di esperienza accademica è stato ingiustamente penalizzato. Il “giudizio complessivamente espresso”, come definito dal tribunale, “arbitrariamente e illogicamente” ha escluso dal panorama valutativo una lunga carriera accademica, riducendo ingiustamente il valore di competenze ed esperienze accumulate in decenni di insegnamento e ricerca. Questa vicenda solleva dubbi rilevanti sulle modalità di selezione dei docenti universitari in Italia, rivelando un sistema che, talvolta, sembra orientato a privilegiare solo periodi relativamente brevi di attività professionale, rischiando di escludere importanti figure accademiche con una lunga carriera alle spalle. Il risultato elargisce lustro all’ Avvocatura Cosentina, selezionata aldilà dei confini territoriali di riferimento.