sabato,Marzo 15 2025

Striscioni, luci e la torta “Brunoci”: San Fili attende il ritorno di Brunori Sas

Terzo posto accolto con entusiasmo nel paese in cui vive il cantautore. Intanto, a proposito delle polemiche, nel locale di Rende dov'è stato allestito il maxi-schermo quasi nessuno è riuscito a votare

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«Sindaca, ci hanno rubato il Festival!». In uno dei bar di San Fili sono queste le prime parole che sentiamo. Ci avviciniamo con Linda Cribari, prima cittadina del paese. Un paese di meno di tremila anime diventato improvvisamente centro d’interesse nazionale per quell’albero delle noci cantato da Brunori Sas e illuminato nelle notti di Sanremo.

Il momento in cui è stato annunciato il terzo posto al Festival del cantautore, che vive qui, è stato comunque di grande felicità per San Fili, anche se a un certo punto si era sperato nel miracolo. «Ci siamo svegliati nella nebbia ma col sole nel cuore per questo podio», dice ai nostri microfoni la prima cittadina del comune cosentino. «Da qui deve partire un nuovo racconto della Calabria. Una terra fatta di arte, cultura e pezzi pregiati come Dario».

A San Fili tutti pazzi per Brunori Sas fra striscioni, t-shirt e una torta dedicata

Nel primo bar in cui entriamo sbuca fuori una torta al cioccolato con scritto “Brunoci”. Inutile specificare quale possa essere l’altro ingrediente principale del dolce. Ci sono anche i biscotti della fortuna e uno striscione che testimonia l’appoggio del locale stesso al cantautore. «Ieri abbiamo messo il maxischermo per seguire la finale tutti insieme. C’abbiamo sperato, peccato perché avrebbe meritato lui il Festival. Ma va bene anche così». Il coro è più o meno unanime per tutta San Fili: Brunori Sas avrebbe dovuto prendersi il primo posto. Ma il terzo è comunque un grande successo.

Non è solo il centro a essere illuminato a festa, anche le aree più lontane dal Municipio hanno festeggiato la domenica mattina il podio firmato Brunori Sas. «Ha portato alto il nome di San Fili e dell’intera arte musicale calabrese. Certo – aggiunge una ragazza in un bar – se fosse stato un primo posto saremmo stati più felici, ma stiamo festeggiando lo stesso». Sbuca anche una t-shirt di sostegno a «Dario», come lo chiamano qui dove è un concittadino. Famoso, certo. Ma pur sempre un concittadino.

La sera prima maxi-schermo a Rende e sbuca il caso televoto

A Rende, la sera prima, centinaia di persone si sono radunate in un noto locale a seguire sul maxi-schermo la finale di Sanremo 2025. Al momento della chiusura del televoto, uno dei quattro conduttori della serata nel locale ha chiesto quante persone fossero riuscite a votare per Brunori Sas. Su trecento presenti, una ventina hanno alzato la propria mano. Agli altri duecentottanta è arrivato il messaggio di chiusura televoto nonostante l‘SMS fosse partito prima dello stop indetto da Carlo Conti.

Un giallo che, ne siamo certi, continuerà a tenere banco così come accaduto l’anno scorso per la querelle Geolier-Angelina Mango. Solo che per il cantautore napoletano tutti i voti mandati sono arrivati, per Brunori Sas (e, spiegano da Grosseto, anche per Lucio Corsi) soltanto una minima parte. Il giallo si infittisce. Resta da capire se anche con Olly il televoto si sia impallato o se sia andato tutto liscio come l’olio.

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