Rende, chiusura del Castello Normanno-Svevo: cittadini contro il direttore del Polo Museale
La chiusura quasi totale del Castello Normanno-Svevo e la riduzione degli orari del Museo Bilotti scatenano le proteste dei cittadini di Rende
I cittadini del Centro Storico di Rende hanno sollevato una dura denuncia contro la decisione del direttore del Polo Museale, Roberto Sottile, di chiudere quasi completamente il Museo d’Arte Contemporanea Bilotti, situato all’interno del Castello Normanno-Svevo. La struttura, che rappresenta uno dei più antichi e preziosi patrimoni della città e della regione, rimarrà ora aperta solo la domenica dalle 10:00 alle 13:00.
La decisione è stata definita come l’epilogo di un progressivo smantellamento dell’accessibilità al museo, iniziato con la riduzione degli orari di visita ai soli giorni di martedì, giovedì e sabato dalle 16:00 alle 19:00. Tale limitazione ha portato a un inevitabile calo delle visite, usato ora come giustificazione per questa chiusura quasi totale. I cittadini sostengono che la riduzione degli orari sia stata una scelta deliberata e dannosa, volta a favorire il declino del centro culturale.
“Il Castello Normanno-Svevo di Rende non è solo un museo, è un simbolo della nostra storia e identità. La sua chiusura priva la comunità di un punto di riferimento culturale e favorisce il degrado del centro storico, già in difficili condizioni per l’assenza di politiche di tutela adeguate”, si legge nella denuncia inviata alla nostra redazione.
Oltre alla chiusura del Castello, i cittadini hanno denunciato una gestione poco attenta del Museo Civico, che ospita anche la Scuola di Liuteria. L’accesso alla scuola richiede un contributo economico ai visitatori, nonostante vi sia già un evidente spreco di risorse destinato al personale di custodia. Le segnalazioni su questi problemi, rivolte direttamente al direttore Sottile, non hanno portato ad alcuna azione concreta.
Gina Montone, residente del centro storico, esprime il proprio disappunto: “Questa chiusura è un atto gravissimo. Il Castello non è solo un monumento storico, ma anche un punto di ritrovo culturale e artistico per la nostra comunità. È inconcepibile che venga abbandonato in questo modo”.
Il direttore Roberto Sottile, noto critico d’arte con un curriculum di tutto rispetto, è stato assunto tramite un bando a cui ha partecipato unicamente lui. Questo aspetto ha ulteriormente alimentato il malcontento, con i cittadini che si chiedono se la sua gestione risponda realmente agli interessi della comunità.
Le associazioni locali, tra cui “La Mongolfiera” e “Donna Mediterranea”, hanno espresso piena solidarietà ai cittadini. La presidente di “Donna Mediterranea”, Amalia Nava, ha dichiarato: “Siamo pronti a collaborare per qualsiasi iniziativa che possa portare alla riapertura del Castello e al ripristino della fruibilità del nostro patrimonio culturale”.
Tra le richieste avanzate dai cittadini vi sono:
- La riapertura immediata del Castello Normanno-Svevo con orari di apertura adeguati per garantire la fruibilità al pubblico.
- Una maggiore trasparenza nelle decisioni amministrative legate alla gestione del Polo Museale.
“Rende merita rispetto e tutela. La nostra storia e la nostra identità non possono essere sacrificate per scelte amministrative discutibili”, concludono i firmatari della denuncia.
Il futuro del Castello Normanno-Svevo e del Museo Bilotti è ora al centro di un acceso dibattito pubblico. La cittadinanza attende risposte chiare e interventi concreti per la salvaguardia del proprio patrimonio culturale.