mercoledì,Marzo 19 2025

Cosenza, se le parole le porta via il vento. Trattative, fiducia e intanto la Serie C è vicina

La sconfitta contro la Juve Stabia, più che reazioni rabbiose, ha provocato l'indifferenza dei tifosi, ormai rassegnati all'addio alla cadetteria. Ma è anche l'ultima arma rimasta ai sostenitori dei Lupi per contestare la società.

Cosenza, se le parole le porta via il vento. Trattative, fiducia e intanto la Serie C è vicina

Un’altra sconfitta per il Cosenza Calcio, ma ormai non fa più notizia. A fare notizia sono invece le vittorie, tanto sono rare. Nel marasma di quello che è successo in queste settimane, soprattutto all’Ariston, a migliaia di km di distanza, l’ennesimo ko dei Lupi è passato quasi indifferente. Il sentimento peggiore per tutti. Finché c’è la rabbia, vuol dire che c’è anche l’amore. Ma, presi dalla grande rincorsa di Brunori Sas, i cosentini hanno trattato con indifferenza la propria squadra. E la cosa è anche comprensibile.

Sette giorni fa scrivevamo che la vittoria contro la Carrarese non sarebbe dovuta essere fumo negli occhi. Il presidente Guarascio aveva parlato di una trattativa in corso, il sindaco Caruso di volontà del proprietario di vendere, ma non s’è poi saputo nulla. Silenzio totale, commenti social (ovviamente) ancora serrati come le saracinesche dopo le 21. E l’indifferenza, a questo punto, rimane l’unica possibilità per contrastare la società Cosenza Calcio. Con il ko contro la Juve Stabia che non fa né caldo, né freddo.

Società Cosenza Calcio in silenzio, allenatore in confusione? Alvini e gli errori che si ripetono

Se la società Cosenza Calcio resta in silenzio e non accetta il confronto, un capitolo va purtroppo aperto anche su Massimiliano Alvini. Da queste colonne si è sempre detto quanto il tecnico non avesse colpe particolarmente evidenti, ma ieri l’errore di ripuntare su Kouan è costato la partita. Inutile girarci intorno, il centrocampista ivoriano è di gran lunga il peggiore della stagione. Soltanto nel 2025 è costato già tre punti alla causa rossoblù.

L’errore clamoroso contro il Mantova, con quel pallone che non si trovava in area di rigore e che ha lasciato libero calcio a Mancuso per il 2-2, è costato due punti contro una diretta concorrente. E ieri quel pallone perso al limite dell’area avversaria che ha portato all’1-0 della Juve Stabia è stata l’immagine più nitida del suo campionato. Dispiace per il ragazzo, ma i dati dicono una cosa ben precisa: contro la Carrarese il Cosenza Calcio ha vinto e l’ex Perugia ha iniziato dalla panchina. E insistere su di lui sta portando Alvini verso il baratro. Questo per quanto riguarda il campo. Ma il vero problema sta da un’altra parte.

Se la proprietà non fa niente per ricucire e resta arroccata

A dieci giorni dal comunicato in cui, in coda, Guarascio annunciava la realtà di una trattativa per la cessione del Cosenza Calcio in corso, ancora niente. Ancora silenzio, ancora nessuna novità su questa cessione. Su una trattativa che, stando ai comunicati di società e comune, dovrebbe esserci. Ma quando si chiude? E soprattutto, si chiude? I tifosi vorrebbero saperlo.

Anche perché in questo momento la retrocessione non è uno spettro, ma (per citare un noto spot) una solida realtà. Neanche nella giornata in cui frenano tutte il Cosenza Calcio riesce a vincere. Dopo il gol dell’1-0, la squadra ha smesso di giocare. È rientrata in campo con zero mordente, zero voglia di vincere. L’ultimo a mollare, come sempre, è stato capitan D’Orazio. Ma da solo non può combattere contro il mondo. E allora è normale che più che rabbia c’è indifferenza. Che è il peggiore dei sentimenti.

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