Sanremo 2025, il cantautorato che (con)vince sull’asse Brunori-Lucio Corsi
È stato proprio il cosentino a scoprire l'autore di "Volevo essere un duro". I due sono arrivati a braccetto fino alla cinquina finale, componendo il podio insieme al vincitore, Olly.
È senza dubbio il Sanremo dei cantautori. Un podio sul quale Olly è riuscito a salire con qualche dubbio sui voti finali, ma che comprende anche Brunori e Lucio Corsi, rispettivamente terzo e secondo. I due non sono soltanto grandi amici nella vita privata, ma hanno anche un legame professionale profondo.
È stato infatti proprio il cantautore cosentino a lanciare il 31enne autore di “Volevo essere un duro”. I primi album di Lucio Corsi sono stati prodotti dalla Picicca Records, la casa di produzione di Brunori. “Altelena Boy/Vetulonia Dakar” è stato pubblicato dalla Picicca. A presentare i due fu Matteo Zanobini, collaboratore del cantautore calabrese. Da lì partì un sodalizio che, a livello di amicizia personale, dura tutt’ora. A dieci anni di distanza e con un Festival che li ha visti combattere per il premio più ambito.
Brunori e Lucio Corsi, dalle aperture a Firenze al palco dell’Ariston
Il sodalizio Brunori-Lucio Corsi sull’asse Cosenza-Grosseto corre anche negli anni successivi. Nel 2017 sempre Picicca produce “Bestiario Musicale”, primo lavoro in studio del maremmano. I due sono simili anche nel legame che conservano con la propria terra. Come Dario Brunori è rimasto calabrese fino in fondo, Lucio Corsi ha tenuto stretto il proprio affetto alla Maremma. Tanto è vero che “Bestiario Musicale” è un album prodotto basandosi sugli animali della provincia grossetana.
Sempre nel 2017, nel corso del tour di Brunori dopo la pubblicazione di “A casa tutto bene”, Lucio Corsi aprì le date di Roma, Torino e Firenze. Alla fine il tour fu un successo che fece registrare quasi tutti sold out, comprese le date prese in esame. Che misero il cantautore maremmano in luce rispetto a chi non lo consoceva.
Dieci anni dopo a Sanremo insieme
A distanza di dieci anni dalla pubblicazione dei primi album, i due cantautori si sono trovati a Sanremo nella cinquina finale insieme. Ma non è l’unico punto di contatto fra i due. «Lucio ha sempre vissuto in campagna – ci racconta Emilio Guariglia, caposervizio de “Il Tirreno” di Grosseto, che segue Corsi sin dagli albori – e si è sempre portato dietro tutta la sua band di amici». Un po’ come Brunori con la Sas, insomma.
«In “Bestiario Musicale” c’è un brano, “La Lepre”, in cui gli astronauti arrivano sulla luna e prima di loro trovano una lepre saltata dalla terra». Un po’ come Topo Gigio nell’esecuzione live di “Volare”, nella serata cover. «L’album dedicato alla sua terra secondo me è il più bello – conclude Guariglia – e l’omaggio che ha fatto alla sua terra Lucio lo ritroviamo anche a Sanremo». Dove, insieme al suo primo produttore, si sono ritrovati nella cinquina finale.