domenica,Marzo 23 2025

Paola e Castrovillari, l’allarme del Siulp: «I commissariati sono allo stremo»

Per il sindacato la carenza di personale dovuta al blocco del turn over rende sempre più problematico il lavoro nei due presidi di pubblica sicurezza

Paola e Castrovillari, l’allarme del Siulp: «I commissariati sono allo stremo»

«Con risorse risicate di personale e mezzi non è possibile garantire gli attesi alti livelli di efficacia ed efficienza nella lotta al crimine e nell’affermazione dello Stato nel controllo del territorio». Un principio che secondo il Siulp di Cosenza trova applicazione nei casi dei commissariati di pubblica sicurezza di Paola e Castrovillari.

«Turn over» è la parola magica secondo il segretario generale provinciale Ezio Scaglione. Ed è una parola usata spesso anche per i due presidi in questione, «ma senza alcun seguito dal momento che il personale trasferito ad altra sede o cessato dal servizio per raggiunti limiti di età non viene avvicendato o sostituito».

Eppure è chiaro a tutti che Il commissariato di di Castrovillari ha una giurisdizione ampissima che conta ben trentanove comuni (tra i quali la stessa città di Castrovillari, Cassano allo Jonio e tanti comuni del Pollino e dell’alto Jonio cosentino). Castrovillari, tra l’altro, è sede di una delle Procure della Repubblica avente giurisdizione territoriale tra le più estese d’Italia e comprendente anche la città di Corigliano-Rossano che è la terza città più popolosa della Calabria.

Analogamente, quello di Paola ha una giurisdizione che comprende i territori dei comuni del litorale tirrenico cosentino da Tortora ad Amantea e fatica finanche a garantire il servizio di Volante in città. «E’ comprensibile, pertanto – sottolinea Scaglione – lo stato d’animo non ottimale delle poliziotte e dei poliziotti che, nonostante tutto, con grande spirito di servizio ed abnegazione stanno moltiplicando gli sforzi, in attesa di rinforzi, negli anni anche annunciati, che però mai arrivano».

A fronte di tali criticità il personale dei due commissariati deve farsi carico di pretese operative sempre maggiori, associate a tagli sullo straordinario. «L’equazione è presto fatta – evidenzia il sindacalista – l’Amministrazione della Ps chiede più lavoro con meno personale e minori risorse economiche. La reale previsione (vista la coperta sempre più corta) è che, se non si corre ai ripari con immissione di nuovo personale negli organici, a breve, o si garantisce il servizio di prevenzione e di controllo del territorio o quello dei servizi amministrativi e dell’ordine pubblico».

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