Reddito di Libertà 2025, come fare domanda e chi può richiederlo
Aperte le richieste per il contributo destinato alle donne vittime di violenza. Tutti i requisiti e le procedure da seguire
Per tutto il 2025, le donne vittime di violenza possono presentare domanda per il Reddito di Libertà, un contributo economico di 500 euro al mese per un anno. La misura, destinata a chi si trova in condizioni di difficoltà economica, è stata regolamentata dal DPCM pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 4 marzo 2025 e prevede la ripartizione dei fondi tra le Regioni.
Ecco come fare domanda, i requisiti richiesti e le modalità di erogazione del contributo.
Come fare domanda per il Reddito di Libertà
Le donne interessate possono presentare la domanda compilando l’apposito modulo e consegnandolo al Comune di residenza tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2025. L’istanza può essere presentata:
- Direttamente dalla richiedente
- Attraverso un rappresentante legale
- Mediante un delegato
Documenti necessari per la richiesta:
- Dichiarazione di un centro antiviolenza che attesti il percorso di emancipazione della richiedente
- Certificazione di povertà rilasciata dai servizi sociali competenti
Dopo la presentazione:
- I Comuni o le Province autonome trasmettono la domanda all’INPS tramite una piattaforma specifica.
- L’INPS prende in carico la richiesta e invia una ricevuta di presentazione all’interessata.
Alcuni enti locali potrebbero attivare una procedura online per la richiesta del Reddito di Libertà, quindi è consigliabile informarsi direttamente presso gli sportelli comunali.
Chi ha diritto al Reddito di Libertà
Il contributo è destinato a donne vittime di violenza che:
- Sono sole o con figli minori a carico
- Sono seguiti da centri antiviolenza riconosciuti dalle Regioni e dai servizi sociali
- Risiedono in Italia
- Sono cittadine italiane, comunitarie o extracomunitarie con regolare permesso di soggiorno
- Si trovano in una condizione di povertà e vulnerabilità, certificata dai servizi sociali
Chi paga il Reddito di Libertà
Il Reddito di Libertà viene erogato direttamente dall’INPS con fondi stanziati dallo Stato. Per il triennio 2024-2025, il Governo ha destinato 30 milioni di euro, ripartiti tra le Regioni sulla base dei dati ISTAT relativi alla popolazione femminile tra i 18 e i 67 anni.
Le Regioni trasferiscono i fondi all’INPS, che effettua il pagamento mediante bonifico sul conto corrente della beneficiaria, nel rispetto dei limiti stabiliti dalla normativa vigente.
Importo e durata del contributo
- 500 euro al mese
- Per un massimo di 12 mesi
- Erogato nei limiti delle risorse disponibili per ogni Regione
Il Reddito di Libertà rappresenta un aiuto concreto per le donne che stanno cercando di ricostruire la propria vita dopo situazioni di violenza e difficoltà economica. Per maggiori informazioni, è possibile rivolgersi ai Comuni, ai Centri Antiviolenza o agli sportelli INPS.
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