martedì,Giugno 17 2025

Santa Maria del Cedro, l’elisuperficie è realtà: presto tutte le certificazioni

La struttura farà atterrare nel piccolo centro altotirrenico elicotteri privati, ma anche militari e, in caso di emergenza, quelli del 118

Santa Maria del Cedro, l’elisuperficie è realtà: presto tutte le certificazioni

Santa Maria del Cedro ospita ufficialmente la nuova elisuperficie che farà atterrare nel piccolo centro altotirrenico elicotteri privati, ma anche militari e, in caso di emergenza, quelli del 118.  La struttura è operativa già da molti mesi, ma ora, a lavori quasi ultimati, stanno per arrivare tutte le certificazioni necessarie. A gestirla è Alberto Ortolani, già responsabile dell’area dell’aviosuperficie di Scalea per diciassette anni. L’esperienza imprenditoriale dell’ingegnere campano nella città di Torre Talao è terminata quando il Comune, allora rappresentato da Giacomo Perrotta, ha deciso di interrompere in maniera brusca il rapporto professionale.

La nuova elisuperficie

Dopo la diatriba con il Comune di Scalea, divenuta di pubblico dominio, Ortolani ha trovato rifugio nella vicina Santa Maria del Cedro, anche grazie al sindaco Ugo Vetere e alla sua amministrazione, che hanno promosso la realizzazione del nuovo progetto. A differenza della struttura della città di Torre Talao, realizzata con fondi pubblici e affidata a una società privata mediante un bando, la nuova elisuperficie è stata realizzata interamente con fondi privati su un terreno privato, ma Ortolani ha voluto comunque metterla a disposizione del territorio. «Insieme all’amministrazione del sindaco Vetere – ha dichiarato -, abbiamo pensato a un progetto per riqualificare un’area in cui non c’è soltanto la risorsa mare, c’è anche la risorsa montagna e la risorsa entroterra, compreso anche il centro abitato di Santa Maria del Cedro, a cui quest’opera porterà sviluppo». L’elisuperficie, inoltre, può ospitare i mezzi militari e del 118.

Com’è la nuova struttura

L’area, che sorge alla periferia del paese, si compone di due piazzole, mentre la terza è in costruzione. Quella più grande può ospitare elicotteri con rotori superiori ai 22 metri, cioè adibiti al trasporto dei passeggeri. Non è escluso che in futuro possa ospitare anche i convertiplani, ossia, i velivoli ad atterraggio e decollo verticale. Attualmente, la pista è operativa sette giorni su sette, tutti i giorni dell’anno, dall’alba al tramonto. Per l’illuminazione notturna si dovrà attendere ancora un paio d’anni.

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