Fu travolto da un cancello durante un servizio di guardiania, dopo 15 anni la legge gli dà ragione
Il fatto avvenne nel 2010 nell'area urbana di Rossano. Accertate le responsabilità dei soggetti garanti della sicurezza, tra cui il Funzionario comunale
La IV Sezione Penale della Suprema Corte di Cassazione, con la sentenza n. 2765/25 depositata il 23 gennaio scorso, ha accolto il ricorso presentato dalle Parti Civili Giovanni Bauleo e Assunta Tedesco, assistite dall’Avv. Francesco Bianco del Foro di Castrovillari. La decisione della Corte, presieduta dal Dott. Ciampi e con relatore il Dott. Mari, ha confermato le argomentazioni sostenute dalla requisitoria del Procuratore Generale, Dr. Esposito, riconoscendo il diritto al risarcimento per le gravi conseguenze subite da Bauleo in seguito a un incidente avvenuto il 15 giugno 2010.
Il caso: il crollo del cancello e le conseguenze
L’incidente si verificò all’interno dell’Autoparco comunale di Contrada Pennino, nell’area urbana di Rossano. Bauleo, in servizio di guardiania per conto della Cooperativa Vigili Notturni Rossano nell’ambito di un appalto interaziendale con il Comune, fu travolto e schiacciato da un pesante cancello del sito, che si divelse dal proprio asse durante un’operazione di chiusura.
Con questa sentenza, la Suprema Corte ha ribaltato la decisione della Corte d’Appello di Catanzaro, che in precedenza aveva escluso le responsabilità dei soggetti garanti della sicurezza, tra cui il Funzionario D. S. V. e il preposto A. G. La Cassazione ha invece riaffermato la sussistenza delle violazioni delle norme prevenzionali previste dal D.Lgs. 81/2008 in materia di sicurezza sul lavoro, già riconosciute in primo grado dal Tribunale di Castrovillari.
Le implicazioni della sentenza
La decisione della Cassazione sancisce l’irretrattabilità del giudizio di primo grado in merito alla responsabilità per il danno subito da Bauleo, riconoscendo la fondatezza delle richieste avanzate dalle Parti Civili. Contestualmente, la Corte ha disposto il rinvio della causa alla Sezione Civile della Corte d’Appello di Catanzaro per il prosieguo del procedimento, che dovrà ora stabilire le modalità del risarcimento spettante alla vittima.
Questa sentenza rappresenta un punto di svolta nel lungo iter giudiziario, durato oltre 15 anni, riaffermando l’importanza della tutela dei lavoratori e del rispetto delle normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. L’accoglimento del ricorso restituisce giustizia a Bauleo e Tedesco, sottolineando la responsabilità degli enti preposti nella prevenzione degli infortuni sul lavoro.
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