“L’ultimo giorno di patriarcato”, Checco Zalone torna a bomba con un pezzo (in calabrese?) per la Festa della Donna
L'accento utilizzato dal cantautore pugliese sembrerebbe essere un palese riferimento al dialetto regionale, come dimostrano anche alcuni passaggi precisi: che sia l'inizio di un'altra polemica dopo quella del 2022?
Era silente da mesi, ma Checco Zalone non dorme mai. Così, alle 8 di questa mattina, cioè alle 8 dell’8 marzo, il comico ha pubblicato una nuova canzone. In occasione della Festa della Donna è uscito “L’ultimo giorno di patriarcato”, testo ovviamente ad opera del cantante pugliese. Una canzone che ironizza proprio sul fenomeno di dominio dell’uomo, sovvertendo i ruoli. E lo fa anche con un accento simil-calabrese abbastanza evidente.
“L’ultimo giorno di patriarcato” ha un testo che in diverse parti ricalca il dialetto calabrese, come nell’eccessivo uso delle “u” o nel calco delle “t”. Nel ruolo della moglie di Checco Zalone l’attrice Vanessa Scalera, al grande pubblico nota per il ruolo di Imma Tataranni nella omonima fiction Rai.
“L’ultimo giorno di patriarcato”, il testo ironico
Il testo de “L’ultimo giorno di patriarcato” è ovviamente ironico. Ma anche il video, ambientato nell’immaginario paese di “San Masculu”, evidentemente nel Sud Italia, non è da meno. Il bar del paese ha un nome con un riferimento neanche molto velato alla virilità maschile ed è il luogo di ritrovo di tutti gli uomini. Disperati perché, dal giorno successivo, chiunque si macchierà di crimini relativi al patriarcato sarà punito con una multa.
E così Checco Zalone, che interpreta il marito di Vanessa Scalera, diventa un uomo di casa che cucina, lava, pulisce e stira, mentre la donna esce con le amiche, gioca a tennis e trova anche il toy boy. Senza troppe sovrastrutture, l’ennesimo video comedy del comico pugliese. Che nel testo sembra fare richiamo a un’intonazione calabrese stereotipica. L’utilizzo per esempio del verbo «u sacciu» è tipicamente calabrese, così come alcune imprecazioni nel corso del testo de “L’ultimo giorno di patriarcato”
Checco Zalone e la Calabria, già una volta ci fu maretta
Già a Sanremo 2022, quindi tre anni prima de “L’ultimo giorno di patriarcato”, Checco Zalone aveva interpretato, in una presunta fiaba LBGT, Fiorenza da Cosenza, una fatina di provenienza bruzia. La sua interpretazione suscitò diverse polemiche che, ovviamente, svanirono dopo pochi giorni. Sarà anche questo il caso? Oppure, non essendo esplicito il riferimento, passerà sotto silenzio? Intanto il video è già primo in tendenze su Youtube.