Casali del Manco, l’asilo nido in contrada Morelli scatena la protesta

Domenica 9 marzo un folto gruppo di cittadini di contrada Morelli di Casali del Manco composto da adulti, ragazzi, piccoli e piccolissimi si è ritrovato presso l’area del campo sportivo intitolata a “Carmine Occhiuto” per rappresentare in maniera esplicita e concreta il proprio dissenso sulla scelta dell’Amministrazione di realizzare un asilo nido in un’area che fino a qualche giorno fa era il punto di ritrovo, svago, sport e socialità della cittadinanza.

Una protesta spontanea nata sui social grazie ad un tam tam di post e commenti scritti e condivisi dai morellesi che ha fatto diventare il dissenso molto virale. Una protesta pacifica, partecipata e colorata accompagnata da alcuni cartelli preparati dai bambini e da dei cori di attaccamento a quel caro luogo. Come hanno tenuto a precisare i partecipanti, la protesta non è contro la realizzazione dell’asilo nido, ma contro la scelta del luogo dove sorgerà lo stesso e che non potrà più essere utilizzato dai ragazzi.

Contrada Morelli, zona residenziale ricca di abitanti è una zona che, a differenza di altre, non ha piazze pubbliche e luoghi ritrovo e quel “rettangolo di cemento” interessato dall’intervento che a Morelli chiamavano “Campo Rosso”, nome derivante dal colore del cemento stesso, sopperiva alle predette mancanze diventando all’occorrenza piazza di ritrovo, campo da calcio o pallavolo, pista per bici e tanto altro ancora. La protesta trova fondamento nella preoccupazione dei morellesi di non avere più un luogo pubblico a loro disposizione che possa raccogliere e accogliere la popolazione e i giovani in particolare.

Una protesta che però, come nelle più belle pagine di politica attiva e partecipata e nello stile dei cittadini di morelli, si è trasformata subito in proposta. Una proposta che i partecipanti hanno raccolto in un documento che nelle prossime settimane presenteranno all’Amministrazione comunale e al Consiglio comunale tutto accompagnato dalle firme dei cittadini. Una pagina bellissima di partecipazione di cui c’è tanto bisogno nei centri calabresi, di cui si dovrebbe parlare ogni giorno e di cui tutti i cittadini casalini dovrebbero andare fieri.