Unical, a settembre le elezioni per il nuovo Rettore. Obiettivo: un altro Magnifico come Leone
Durante il suo mandato ha fatto parlare di sé per aver attratto scienziati di fama internazionale. Ma Arcavacata non ha ancora espresso tutte le sue potenzialità, molto è in grado ancora di offrire allo sviluppo della regione
È tempo di elezioni fra i cubi dell’Unical e docenti, personale tecnico e amministrativo e rappresentanti di studenti sono chiamati a scegliere la non facile successione a Nicola Leone. Il Magnifico Rettore è in carica dal primo novembre 2019. Si voterà in settembre, secondo le regole del nuovo statuto, con l’insediamento in novembre del nuovo Rettore per evitare il lungo interregno da luglio a novembre come prevedeva il vecchio regolamento.
Non facile perché smessi i panni del ricercatore, Leone è riuscito a far viaggiare a mille l’ateneo di Arcavacata. Non a caso è risultato primo nel sondaggio fra i nostri lettori come calabrese del 2024. Non sono un caso i tentativi maldestri di Forza Italia di prolungare il mandato di Leone con discutibili emendamenti al Milleproroghe, poi naufragati, che hanno imbarazzato il diretto interessato più di tutti.
Leone, l’Unica e le imminenti elezioni
Il mandato di Leone all’Unical è iniziato un po’ in sordina, per poi aumentare i giri al motore strada facendo verso le future nuove elezioni. Colpa del Covid che proprio in quel periodo esplodeva nel Paese. Ma il Rettore ha pensato subito a come trasformare una crisi, in opportunità; così ha impegnato i laboratori di chimica e farmacia nel produrre disinfettante poi distribuito alle varie strutture sanitarie. Proprio il rafforzamento della cosiddetta terza missione è stato il tratto caratterizzante di Leone che ha voluto contaminare il territorio con le conoscenze accademiche.
Lui stesso ha dichiarato nel corso dell’intervista con il nostro direttore, Franco Laratta, che proprio nel periodo del Covid ha capito che una delle esigenze primarie era quella di rafforzare l’offerta sanitaria. Da qui la collaborazione con i presidi sanitari del territorio che ha portato anche alla donazione del robot Da Vinci all’ospedale dell’Annunziata e soprattutto l’avvio della facoltà di Medicina. In parallelo si è lavorato molto per la realizzazione del nuovo ospedale di Cosenza, già finanziato, ad Arcavacata, con lo scopo di creare un nuovo policlinico universitario.