sabato,Giugno 14 2025

Cosenza, aggrediti due operatori sanitari dell’Ospedale Annunziata

La denuncia arriva dalla Fials Cosenza, con il segretario provinciale Antonio Caccuri che lancia l’allarme sulle condizioni di lavoro del personale sanitario e sulla crescente tensione all’interno della struttura

Cosenza, aggrediti due operatori sanitari dell’Ospedale Annunziata

Ancora un episodio di violenza all’interno dell’Ospedale Annunziata di Cosenza. Due operatori sanitari sono stati aggrediti verbalmente e spintonati dopo una discussione accesa con un utente. La denuncia arriva dalla Fials Cosenza, con il segretario provinciale Antonio Caccuri che lancia l’allarme sulle condizioni di lavoro del personale sanitario e sulla crescente tensione all’interno della struttura.

Disorganizzazione e attese infinite: il disagio nella sala prelievi

Il sindacato Fials ha più volte segnalato il caos nella sala prelievi dell’Annunziata di Cosenza. I pazienti, costretti a lunghe attese all’esterno, spesso esposti a pioggia e freddo, lamentano la mancanza di locali adeguati. Una situazione che esaspera gli utenti e rende il clima sempre più teso.

L’episodio di aggressione si è verificato quando un operatore sanitario ha spiegato a un cittadino che le ricette del medico curante non erano valide per il sistema informatico dell’ospedale. Nonostante il tono pacato e le indicazioni su come risolvere il problema, l’utente ha reagito con violenza, spintonando gli operatori. Solo l’intervento degli agenti di polizia ha riportato la calma.

Operatori sanitari sotto pressione: turni estenuanti e problemi burocratici

La Fials sottolinea le condizioni difficili in cui lavora il personale sanitario. La mole di lavoro è elevata, gli operatori sono costretti a turni prolungati senza pause adeguate, e i sistemi informatici spesso rallentano le operazioni. La combinazione di stress, disorganizzazione e lunghe attese porta a situazioni critiche, come dimostrato dall’ultima aggressione. «Siamo in ginocchio, così non si lavora bene. Oltre al personale, a pagare sono anche i cittadini», denuncia Caccuri, che chiede interventi urgenti per garantire la sicurezza degli operatori e migliorare l’efficienza del servizio.