Catanzaro-Cosenza, il derby day. All’andata col caos biglietti ripartì la contestazione
Il 26 dicembre scorso l'andata al "Marulla", le curve a trenta euro comunicate nei giorni precedenti fecero divampare la protesta della tifoseria contro Guarascio che dura tutt'ora
Una data cerchiata in rosso che divenne l’inizio di una contestazione infinita. Undici giornate dopo torna il derby, ma a campi invertiti. Catanzaro e Cosenza di nuovo in campo e la mente non può non tornare alla gara d’andata, quel pazzo derby pareggiato dai Lupi al 106′. Il rigore di Riccardo Ciervo mise per un po’ a tacere la protesta contro Eugenio Guarascio, ma è proprio da quella partita che partì la lunga contestazione dei tifosi rossoblù.
Più precisamente partì da sei giorni prima, il 20 dicembre 2024. Alle 19:30 circa, la notizia alla quale nessuno voleva credere. Per Cosenza-Catanzaro, la partita più attesa dell’anno, il giorno di Santo Stefano, Guarascio aveva deciso: Curve a 30 euro. Prezzi sconcertanti per una gara di Serie B in uno stadio in cui i servizi latitano (eufemismo) e le cui condizioni sono quantomeno attempate (altro eufemismo). La protesta della piazza fu talmente vibrante che costrinse i gestori dei social a chiudere i commenti. La qual cosa è ancora oggi in atto.
Da quel Cosenza-Catanzaro tutto scivolò verso il basso
Vero che il Cosenza arrivava al derby contro il Catanzaro da ultimo in classifica, ma è anche vero che le contestazioni fino a quel momento erano state minime, anche perché la squadra stava facendo bene. L’annuncio delle curve a trenta euro distrusse in un colpo solo tutto. Compreso l’impegno dei ragazzi di Alvini, che si trovarono di colpo in una situazione più grande di loro.
La contestazione delle due Curve, ma in realtà di tutta la città, dura ancora oggi. Da quel giorno la situazione è scivolata via sia in campo sia fuori. Mani avanti: non è colpa della tifoseria. Se il Cosenza è ultimo sicuramente non è vicenda imputabile a chi affolla gli spalti in trasferta e in casa. Il dato di fatto è che la scellerata scelta di Guarascio dell’aumento spropositato dei tagliandi per Cosenza-Catanzaro innescò una valanga che dura ancora oggi.
I commenti sono ancora bloccati (e chissà per quanto lo saranno), la tifoseria intera (seguita dalla città) ha preso posizione contro il proprietario di Ecologia Oggi, che ha a sua volta annunciato di voler vendere il sodalizio rossoblù. È arrivata l’offerta di Alfredo Citrigno, ma non ci sono novità. Un effetto valanga che ci riporta al Catanzaro-Cosenza di oggi, l’ultimo bivio prima della fine.