martedì,Aprile 29 2025

Catanzaro-Cosenza, il derby day. All’andata col caos biglietti ripartì la contestazione

Il 26 dicembre scorso l'andata al "Marulla", le curve a trenta euro comunicate nei giorni precedenti fecero divampare la protesta della tifoseria contro Guarascio che dura tutt'ora

Catanzaro-Cosenza, il derby day. All’andata col caos biglietti ripartì la contestazione

Una data cerchiata in rosso che divenne l’inizio di una contestazione infinita. Undici giornate dopo torna il derby, ma a campi invertiti. Catanzaro e Cosenza di nuovo in campo e la mente non può non tornare alla gara d’andata, quel pazzo derby pareggiato dai Lupi al 106′. Il rigore di Riccardo Ciervo mise per un po’ a tacere la protesta contro Eugenio Guarascio, ma è proprio da quella partita che partì la lunga contestazione dei tifosi rossoblù.

Più precisamente partì da sei giorni prima, il 20 dicembre 2024. Alle 19:30 circa, la notizia alla quale nessuno voleva credere. Per Cosenza-Catanzaro, la partita più attesa dell’anno, il giorno di Santo Stefano, Guarascio aveva deciso: Curve a 30 euro. Prezzi sconcertanti per una gara di Serie B in uno stadio in cui i servizi latitano (eufemismo) e le cui condizioni sono quantomeno attempate (altro eufemismo). La protesta della piazza fu talmente vibrante che costrinse i gestori dei social a chiudere i commenti. La qual cosa è ancora oggi in atto.

Da quel Cosenza-Catanzaro tutto scivolò verso il basso

Vero che il Cosenza arrivava al derby contro il Catanzaro da ultimo in classifica, ma è anche vero che le contestazioni fino a quel momento erano state minime, anche perché la squadra stava facendo bene. L’annuncio delle curve a trenta euro distrusse in un colpo solo tutto. Compreso l’impegno dei ragazzi di Alvini, che si trovarono di colpo in una situazione più grande di loro.

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La contestazione delle due Curve, ma in realtà di tutta la città, dura ancora oggi. Da quel giorno la situazione è scivolata via sia in campo sia fuori. Mani avanti: non è colpa della tifoseria. Se il Cosenza è ultimo sicuramente non è vicenda imputabile a chi affolla gli spalti in trasferta e in casa. Il dato di fatto è che la scellerata scelta di Guarascio dell’aumento spropositato dei tagliandi per Cosenza-Catanzaro innescò una valanga che dura ancora oggi.

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I commenti sono ancora bloccati (e chissà per quanto lo saranno), la tifoseria intera (seguita dalla città) ha preso posizione contro il proprietario di Ecologia Oggi, che ha a sua volta annunciato di voler vendere il sodalizio rossoblù. È arrivata l’offerta di Alfredo Citrigno, ma non ci sono novità. Un effetto valanga che ci riporta al Catanzaro-Cosenza di oggi, l’ultimo bivio prima della fine.

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