Cosenza, quante pecche dal calciomercato targato Delvecchio

Quando Gennaro Delvecchio ha accettato l’incarico di Direttore Sportivo del Cosenza, probabilmente immaginava un’esperienza diversa. Al suo primo incarico da responsabile unico di una prima squadra, si è invece trovato a dover fare i conti con Eugenio Guarascio, che resta comunque il maggior responsabile per le condizioni nelle quali si trova il Cosenza Calcio. Ma le difficoltà per Delvecchio sono state evidenti sin da subito, con un mercato bloccato da risorse minime e operazioni spesso fallimentari. La situazione è degenerata ulteriormente con le scelte estive smentite dai fatti e un gennaio in cui non si è riusciti a rinforzare la squadra per come richiesto da Alvini.

Audaci dichiarazioni estive

Dopo 9 mesi l’amore con Cosenza non è sbocciato e sembrano davvero lontani i mesi estivi. Quelli delle dichiarazioni audace e dei sogni. Dall’ambizione nel voler esplorare i mercati esteri (disastrose operazioni Mauri e Sankoh, arrivato tra mille aspettative e subito rispedito al mittente), alla promessa che i calciatori sotto contratto sarebbero rimasti in rossoblù (via Tutino, Marras, Calò). E poi il caso Calligara, con il centrocampista che sembrava ormai pronto a raggiungere la squadra, salvo poi svanire nel nulla e preferire il Sassuolo. Senza dimenticare le tante scommesse che si sono rivelate non all’altezza della situazione e le 900 presenze in Serie B perse nel saldo tra acquisti e cessioni. E poi la gestione del calciomercato invernale, dove non sono arrivati i rinforzi richiesti, e della questione Alvini con lo stucchevole tira e molla che si è protratto per settimane prima dell’esonero del tecnico di Fucecchio.

Contestazione dura contro il DS

Il fallimento della gestione sportiva è stato sancito nel tempo, Il derby contro il Catanzaro è stato il culmine. Una disfatta umiliante per 4-0 che ha scatenato la furia dei tifosi. La contestazione di domenica ha avuto proprio Delvecchio tra i principali bersagli. I sostenitori rossoblù, esasperati da una stagione che più negativa non si potrebbe, lo hanno indicato come principale colpevole del disastro tecnico. Cori e critiche accese hanno manifestato l’insoddisfazione per il mercato deludente e la mancanza di una strategia efficace. Un chiaro segnale di quanto sia difficile la sua posizione ed il suo futuro a Cosenza, nonostante il biennale firmato l’estate scorsa.