Israele interrompe la tregua a Gaza, 356 morti nella notte: molti sono bambini
L'IDF: «Colpiti obiettivi strategici di Hamas». Operazione della quale gli Stati Uniti erano stati informati in tempo e alla quale avevano dato placet
Israele interrompe la tregua a Gaza, ponendo fine a un cessate il fuoco durato quasi due mesi. Il governo israeliano, guidato dal primo ministro Benjamin Netanyahu, ha giustificato l’azione militare citando il rifiuto di Hamas di rilasciare gli ostaggi israeliani e di accettare le proposte dei mediatori per estendere il cessate il fuoco. La Palestina ripiomba dunque nell’incubo.
Israele interrompe la tregua a Gaza: «Colpiti obiettivi di Hamas». Ma molti morti sono civili e bambini
Secondo il ministero della Salute di Gaza, controllato da Hamas, gli attacchi aerei israeliani hanno causato oltre 356 morti, inclusi numerosi civili. Le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno dichiarato di aver colpito obiettivi strategici di Hamas, tra cui comandanti e infrastrutture militari. In realtà molti morti sono bambini.
L’amministrazione statunitense era stata informata in anticipo dell’offensiva e ha espresso sostegno alle azioni di Israele, attribuendo a Hamas la responsabilità della ripresa delle ostilità. La situazione umanitaria nella Striscia di Gaza si è ulteriormente aggravata, con ospedali sovraccarichi e carenze di forniture essenziali.
Hamas ha accusato Netanyahu di mettere a rischio la vita degli ostaggi e di utilizzare la guerra come strategia politica per affrontare le critiche interne al suo governo. La comunità internazionale osserva con preoccupazione l’escalation del conflitto e le sue potenziali ripercussioni sulla stabilità regionale.