Santo Stefano di Rogliano in prima fila contro le mafie
Per la Giornata della Memoria la sindaca Nicoletti ha accolto alte cariche istituzionali per rafforzare il concetto di legalità e di trasparenza
In occasione della giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie si è svolta nella sala consiliare del Municipio “Oreste Mazzei” di Santo Stefano di Rogliano la manifestazione dal titolo “Legalità è libertà” organizzata dall’Amministrazione comunale in collaborazione con il SIULP (sindacato italiano unitario lavoratori polizia).
All’evento, aperto dai saluti della Sindaca dott.ssa Lucia Nicoletti e della prof.ssa Giovanna Lucchetta in rappresentanza della dirigente scolastica prof.ssa Mariella Chiappetta e moderato dall’assessore alla cultura avv. Santo Orrico, hanno partecipato istituzioni civili, militari e religiose.
Sono intervenuti per riflettere a 360 gradi sul tema della relazione indissolubile tra legalità e libertà in una terra difficile come la Calabria il dott. Giuseppe Zanfini, Primo Dirigente della Questura di Cosenza, che ha portato anche i saluti del Questore dott. Giuseppe Cannizzaro, la dott.ssa Rosa Correale, Vicaria del Prefetto di Cosenza, il Capitano Massimiliano Cervo comandante dei carabinieri di Rogliano, il Capitano Luigi Nigro della Guardia di Finanza di Cosenza, il dott. Luca Mendicino dirigente Siulp di Cosenza.
Toccante ed emozionante è stata la testimonianza del dott. Michele Albanese, giornalista calabrese che vive sotto scorta da tantissimi anni per aver scritto e raccontato storie di “Ndrangheta” ed essere stato minacciato di morte. Ha raccontato la storia di due bambine vittime innocenti di mafia con la sola colpa di essere nate in una terra disgraziata dove i colpi delle faide mafiose non hanno risparmiato neppure due giovanissime e incolpevoli vite umane. Ad ascoltarlo attentamente c’erano gli alunni della V classe della scuola primaria e delle classi della scuola secondaria di primo grado di Santo Stefano che sono intervenuti con riflessioni oltre che con la commovente lettura di alcuni nomi di vittime innocenti di mafia. A concludere i lavori è stato il nuovo procuratore di Crotone, dott. Domenico Guarascio, con lunga esperienza nella DDA di Catanzaro che ha messo i giovani in guardia in particolare dal fenomeno della droga che in molti casi è contorno al più generale fenomeno della criminalità organizzata.
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