Cena in Fiera 2025, Francesco Sacco: «Rinnovata l’anima solidale di Cosenza»
Il vicepresidente giovani di Azione Cattolica diocesana spiega quali sono state le potenzialità di questa edizione e come si è svolto il lavoro delle associazioni coinvolte
L’evento “Cena in Fiera” si è rinnovato anche nel 2025, coinvolgendo ben 14 associazioni del territorio cosentino. Agesci-Zona Terra dei Bruzi, Anteas, Auser, Azione Cattolica Cosenza, Fondazione Lilli Funaro, Moci Cosenza, Ufficio Migrantes CS, Ops L’arte in corso, Stella Cometa Odv, Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, Banco Alimentare e Caritas diocesana. Queste le associazioni promotrici. Ma dietro c’è stato molto di più.
Durante la Fiera di San Giuseppe, le organizzazioni hanno collaborato per offrire pasti caldi ai lavoratori ambulanti. «Sono stati giorni molto belli, perché mettere insieme tante forze crea un grande senso di comunità». Ce lo racconta Francesco Sacco, Vicepresidente Giovani di Azione Cattolica diocesana e tra gli organizzatori dell’iniziativa. Dopo le difficoltà degli anni segnati dalla pandemia, la macchina della solidarietà è ripartita con entusiasmo.
Cena in Fiera 2025, la convivenza con il Ramadan e la colazione per i bambini
L’edizione di quest’anno di “Cena in Fiera” si è svolta durante il Ramadan, rispettando le esigenze religiose di molti lavoratori presenti. «Abbiamo deciso di distribuire la cena per permettere alle persone di religione islamica di mangiare dopo il tramonto, ma negli ultimi giorni abbiamo anche offerto una piccola colazione ai bambini», ha spiegato Sacco. Un gesto di attenzione che ha reso l’iniziativa ancora più significativa per i partecipanti, rafforzando il messaggio di inclusione e accoglienza.
Un aspetto distintivo dell’evento è stato il coinvolgimento delle scuole. “Cena in Fiera” ha visto la partecipazione di molti liceali, desiderosi di contribuire alla raccolta alimentare e alla distribuzione dei pasti. «Questa iniziativa insegna la collaborazione tra generazioni e ci mostra come, al di là dell’età, la solidarietà sia un valore comune», ha sottolineato Sacco. Un’esperienza formativa che ha permesso ai giovani di confrontarsi con la diversità e di comprendere l’importanza dell’aiuto reciproco.
Una rete solidale sempre più forte, fra associazioni e aziende del territorio
Oltre alle 14 associazioni coinvolte, anche realtà come la Terra di Piero e UNICEF hanno dato il loro contributo, dimostrando come “Cena in Fiera” sia un esempio di cooperazione efficace. «Cosenza ha sempre avuto una grande sensibilità verso la solidarietà. L’unione delle forze ha permesso di ottenere risultati straordinari», ha affermato Sacco. Nei cinque giorni di Fiera sono stati distribuiti 2500 pasti grazie all’impegno di circa 300 volontari, un numero che testimonia il successo dell’iniziativa.
Anche alcune aziende hanno sostenuto “Cena in Fiera”, in particolare i forni della città, che hanno donato pane per accompagnare i pasti. «Il nostro servizio era itinerante, con volontari che giravano per la Fiera distribuendo il cibo, aggiungendo colore a un evento già molto vivace» spiega Sacco. Un’azione semplice ma significativa, resa possibile dalla generosità di chi ha voluto contribuire a rendere speciale questa edizione della manifestazione.