Sabatino innocente, ma l’uso smodato del carcere produce effetti devastanti
Le riflessioni della Camera penale di Vibo Valentia dopo l'assoluzione dell'avvocato nel processo "Maestrale-Carthago"
La Camera Penale “F. Casuscelli” di Vibo Valentia esprime il proprio affetto all’avvocato Francesco Sabatino, assolto da tutte le accuse nel processo “Maestrale-Carthago”. Manifestiamo tutta la vicinanza dei penalisti vibonesi a un collega che è riuscito a dimostrare la sua innocenza. Non conosciamo ancora le motivazioni ma, pur ribadendo il profondo rispetto nei confronti della magistratura nella sua interezza, in vicende come queste che colpiscono professionisti, imprenditori, gente comune ed avvocati, non possiamo esimerci dal porci alcuni interrogativi.
Il primo tra tutti è quello relativo all’uso smisurato della custodia cautelare. Il tema non è l’indagine e il processo che possono essere giustificati e che per fortuna servono anche per poter dimostrare l’estraneità all’accusa, ma, appunto, l’uso smisurato della custodia cautelare e gli effetti devastanti che ha sulle persone colpite e su tutti i familiari.
E’ d’obbligo domandarsi se in casi come questi fosse necessario ricorrere alla custodia cautelare in carcere, così come tante altre sono le domande su temi che vicende come queste toccano ma che necessitano di maggiore approfondimento.
Appare ormai improcrastinabile avviare una seria discussione su un tema così delicato che investe diritti fondamentali dell’individuo consapevoli che il bene costituzionale della “libertà” necessita di una maggiore garanzia e tutela.
Al collega Francesco Sabatino, socio della Camera Penale, che ha sofferto in silenzio il lungo e doloroso processo, va l’abbraccio affettuoso di tutta la Camera Penale Vibonese che ha sempre dimostrato nei suoi confronti stima e vicinanza.
Camera Penale di Vibo Valentia “Francesco Casuscelli”