martedì,Giugno 17 2025

Sanità, scontro Inail-Protezione civile sui super poteri di Occhiuto: a rischio 600 milioni per 5 ospedali

Il Consiglio di amministrazione dell'Istituto assicurativo contesta l'ordinanza che affida al presidente della giunta la gestione dell'emergenza, sentendosi escluso dalle decisioni. In particolare, il Cda critica la richiesta di anticipare fondi per i progetti e le nuove assunzioni stabilite nel decreto

Sanità, scontro Inail-Protezione civile sui super poteri di Occhiuto: a rischio 600 milioni per 5 ospedali

Da grandi poteri derivano grandi polemiche tra pezzi della pubblica amministrazione. La variazione su una delle frasi cult dell’Uomo Ragno è cucita addosso al presidente della giunta regionale Roberto Occhiuto. I suoi (super) poteri riguardano la realizzazione di 9 nuovi ospedali in Calabria e le possibilità di spendere un miliardo di euro senza troppi lacci normativi.

Nel decreto della Protezione civile l’elenco delle deroghe è sterminato. Il guaio è che quel decreto ha già provocato la reazione infastidita del consiglio d’amministrazione dell’Inail: il cda si è sentito scavalcato su una questione delicata, visto che l’Istituto contribuisce alla realizzazione delle strutture finanziando per oltre 600 milioni di euro la costruzione di cinque ospedali sui nove “affidati” alle cure di Occhiuto.

Il punto è sia politico che tecnico. Partiamo dagli aspetti politici. L’articolo 3 delle norme firmate dal capo della Protezione civile Fabio Ciciliano e che dà ampio mandato al governatore recita «sentito l’Inail» ma, a quanto pare, l’unico a essere sentito sarebbe stato il direttore generale Marcello Fiori, che ha un passato sia da manager della Protezione civile che da dirigente di Forza Italia, partito del quale Occhiuto è vice segretario nazionale. Fiori, dunque, avrebbe benedetto l’operazione da perfetto trait d’union tra Prociv e stato maggiore forzista.
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