Dante e Gioacchino da Fiore: una lunga storia d’amorosi sensi – VIDEO
Il legame tra la figura di Dante Alighieri e quella di Gioacchino da Fiore si evince non solo dalla citazione esplicita del sommo poeta nel dodicesimo canto della Divina Commedia. Gli studiosi ritengono che Dante abbia tratto ispirazione nella raffigurazione della Trinità, dalle tavole del Liber Figurarum dell’abate calabrese. Riccardo Succurro, presidente del Centro Internazionale
Il legame tra la figura di Dante Alighieri e quella di Gioacchino da Fiore si evince non solo dalla citazione esplicita del sommo poeta nel dodicesimo canto della Divina Commedia. Gli studiosi ritengono che Dante abbia tratto ispirazione nella raffigurazione della Trinità, dalle tavole del Liber Figurarum dell’abate calabrese. Riccardo Succurro, presidente del Centro Internazionale di Studi Gioachimiti, in occasione del Dantedì sottolinea il connubio tra due personaggi storici medievali di estrema rilevanza nel panorama storico-culturale. Con risvolti che investono la Calabria rivalutati proprio grazie agli approfondimenti compiuti tra le austere mura dell’abbazia florense.
«Una componente di dantisti, prima del rinvenimento del Liber Figurarum, ha sempre parlato di una consonanza di atteggiamenti fra Dante Alighieri e Gioacchino da Fiore – ha detto Succurro al nostro network -. Gli studi, però, sulla influenza di Gioacchino nei confronti del sommo poeta hanno avuto un’accelerata quando i codici del Liber Figurarum sono stati scoperti nelle librerie di mezza Europa. Un codice è stato rinvenuto a Oxford, un altro a Dresda, un altro a Reggio Emilia e da allora, in maniera puntuale, è stato possibile capire quali immagini ha avuto davanti il sommo poeta nella descrizione che lui ha effettuato nei diversi canti del Paradiso.
Papa Ratzinger – ha aggiunto il presidente del Centro Studi – ha parlato di una straordinaria attualità del pensiero di Gioacchino da Fiore; ha una sua fisionomia, ha un pensiero che ovviamente si distingue nel campo della teologia medievale. Però il rapporto con Dante, specialmente in questo periodo, è un rapporto molto proficuo perché tutti e due hanno criticato la corruzione che affliggeva la società e la Chiesa. Quindi si tratta di un messaggio ancora valido».
Quella dei tre cerchi trinitari è pure l’immagine scelta dall’istituto comprensivo Alighieri-Bandiera di San Giovanni in Fiore per celebrare il Dantedì, istituito nel 2020 dall’allora Ministro della Cultura. La scelta del 25 marzo è da ricondurre ad alcuni studi che indicano il 25 marzo 1300 quale data di iniziò del viaggio di Dante Alighieri descritto nella Divina Commedia. I bimbi, della scuola primaria sono stati coinvolti in diverse iniziative didattiche sull’argomento.