venerdì,Giugno 13 2025

Promozione territoriale, la chef stellata Caterina Ceraudo visita il Museo del Cedro

La chef di Strongoli, è stata accolta da Angela De Franco, responsabile del museo, e da Angelo Adduci, presidente del Consorzio del Cedro di Calabria

Promozione territoriale, la chef stellata Caterina Ceraudo visita il Museo del Cedro

Qualche giorno fa, la nota chef calabrese e volto del piccolo schermo, Caterina Ceraudo, ha visitato il Museo del Cedro. La titolare del ristorante stellato “Dattilo” di Strongoli si è recata a Santa Maria del Cedro. L’invito è partito dal presidente del consiglio comunale Ivano Marino per conoscere meglio l’agrume dalle proprietà uniche, spesso utilizzato anche nelle sue ricette.

Alla scoperta del cedro

La chef di Strongoli, è stata accolta da Angela De Franco, responsabile del museo, e da Angelo Adduci, presidente del Consorzio del Cedro di Calabria. Quest’ultimo ha ripercorso la storia della comunità locale e spiegato l’antico legame con il mondo ebraico, suggellato proprio dall’amore in comune per il cedro.

Il cedro è un alimento ricorrente nelle ricette della chef. «Ha un profumo unico – ci dice – e una struttura meravigliosa che si presta a diverse lavorazioni. Io sono molto innamorata degli agrumi, mi diverto tanto a sperimentare. Il cedro, deve essere sincera, mi piace veramente molto».

Caterina Ceraudo, una storia di successo

Quella di Caterina Ceraudo è una storia di successo, ma anche di impegno e sacrificio. Dopo una laurea in Enologia, conseguita all’università di Pisa, e la scuola di alta formazione culinaria di Castel di Sangro, in provincia dell’Aquila, nel 2012 torna nella sua terra natia per assumere il comando del ristorante di famiglia. Appena qualche mese dopo, ottiene la prima stella Michelin. Di lì, è tutto un susseguirsi di progetti e sogni realizzati, apparizioni televisive e riconoscimenti portati a casa. Ma niente è dovuto al caso. «Ricordiamoci – sottolinea Caterina Ceraudo – che per arrivare a un grande successo prima e bisogna lavorare tanto, altrimenti niente ha senso, anche il sapore del successo poi non è lo stesso». Questo vale anche per la Calabria e per chi ha scelto di restare. «Lo dico sempre: cerchiamo di valorizzare ancora di più questa terra e impegniamoci tanto, crediamoci».

La degustazione a Santa Maria del cedro

Successivamente, la chef Caterina Ceraudo ha potuto assaggiare piatti e ricette, ovviamente a base di cedro, preparati per l’occasione. «Tante cosa mi hanno ispirato in questi giorni», ci dice ancora, dai sapori, agli odori, ai panorami mozzafiato che ha visto durante la sua permanenza. E tutto fa pensare che quella tra la chef calabrese e Santa Maria del Cedro è una storia professionale appena cominciata: «Sì, tornerò, perché ho tante cose da fare».

Articoli correlati