giovedì,Aprile 17 2025

Dispersi sull’Aspromonte: padre e figlia salvati dai Vigili del Fuoco dopo ore di ricerche

I Vigili del Fuoco hanno tratto in salvo due escursionisti dispersi a Montalto d'Aspromonte: padre e figlia ritrovati all'alba in buone condizioni di salute

Dispersi sull’Aspromonte: padre e figlia salvati dai Vigili del Fuoco dopo ore di ricerche

È stata una lunga notte di apprensione e lavoro incessante quella vissuta sulle pendici del Montalto, la vetta più alta dell’Aspromonte, dove due escursionisti, padre e figlia, erano dati per dispersi da ore. Fortunatamente, la vicenda si è conclusa con un lieto fine: entrambi sono stati ritrovati all’alba in buone condizioni di salute, seppur provati dalla disavventura e dal freddo.

L’intervento di soccorso, messo in atto dai Vigili del Fuoco del Comando provinciale di Reggio Calabria, ha visto impegnate ben 17 unità e 7 automezzi in una delle zone più impervie del territorio calabrese, nei pressi di Montalto, a oltre 1500 metri di altitudine.

La partenza per l’escursione e la scomparsa

Padre e figlia erano partiti nella mattinata di ieri per un’escursione nei boschi dell’Aspromonte, un’attività che amavano condividere e che li aveva già visti affrontare altri sentieri in passato. Alla guida della loro vettura, avevano raggiunto una zona sterrata nelle vicinanze di Montalto, nel territorio comunale di San Luca, un’area di grande bellezza ma anche di notevole complessità ambientale.

Con il calare del sole e l’impossibilità di stabilire un contatto con i familiari, è scattato l’allarme. Alle ore 23.00 circa, la SO115 di Reggio Calabria ha ricevuto la richiesta di soccorso. Da quel momento, si è attivata una macchina organizzativa imponente e coordinata.

L’intervento dei Vigili del Fuoco

La sala operativa del Comando ha subito disposto l’invio della squadra della sede centrale, affiancata da personale altamente specializzato in Topografia Applicata al Soccorso (TAS). In parallelo, è stato mobilitato il modulo UCL (Unità di Comando Locale), un centro operativo mobile dotato di tecnologie avanzate per la gestione delle operazioni sul campo.

Per ampliare il raggio di ricerca, è stata coinvolta anche la squadra del distaccamento di Bianco, incaricata di esplorare il versante che da Bovalino risale verso l’Aspromonte. Le operazioni si sono svolte in condizioni ambientali difficili: il buio, le basse temperature e la complessità del territorio hanno richiesto un’organizzazione precisa e un’attenzione costante.

L’impiego di tecnologie avanzate

Fondamentale si è rivelata l’attivazione della procedura “Geoloc”, una tecnologia che consente di localizzare con precisione un dispositivo mobile, anche in assenza di segnale GPS tradizionale. In aggiunta, è stato utilizzato il sistema IMSI Catcher, in grado di intercettare i segnali emessi dai cellulari per fornire dati utili alla geolocalizzazione.

Sul posto sono giunte anche le unità cinofile dai Comandi di Vibo Valentia e Trapani, specializzate nella ricerca di persone in ambienti boschivi e montani. Il supporto del nucleo SAPR (Sistema Aeromobile a Pilotaggio Remoto) dei Vigili del Fuoco della Calabria, con l’utilizzo di droni termici e ad alta risoluzione, ha consentito di sorvolare vaste aree altrimenti difficilmente raggiungibili.

Il ritrovamento all’alba

Dopo ore di incessanti perlustrazioni da parte delle squadre coordinate dalle unità TAS, finalmente la svolta: intorno alle 7.10 del mattino, i soccorritori hanno localizzato i due escursionisti. Padre e figlia si trovavano in una zona remota, non segnata dai principali sentieri, dove avevano cercato riparo in attesa dei soccorsi.

Entrambi erano in stato di affaticamento e infreddoliti, ma fortunatamente non riportavano ferite o traumi significativi. Dopo essere stati tranquillizzati e rifocillati, sono stati accompagnati a bordo dell’automezzo UCL, dove hanno potuto ricevere assistenza.

Il recupero del veicolo

Oltre al recupero delle persone, i Vigili del Fuoco hanno provveduto anche al recupero del veicolo con cui gli escursionisti erano giunti sull’Aspromonte. L’auto, infatti, era rimasta impantanata lungo un tratto particolarmente impervio del sentiero sterrato, a causa delle piogge recenti che avevano reso il fondo stradale scivoloso e instabile.

Con l’utilizzo di attrezzature specifiche, gli operatori sono riusciti a liberare il mezzo e a trasportarlo in una zona più accessibile. L’intervento si è concluso alle 9.30 del mattino, dopo oltre dieci ore di attività ininterrotta.

Un esempio di efficacia e prontezza operativa

Quello di Montalto è un intervento che dimostra ancora una volta l’efficacia e la tempestività dei Vigili del Fuoco italiani, capaci di operare con precisione e professionalità anche nelle condizioni più estreme. La sinergia tra reparti specializzati, l’utilizzo di tecnologie avanzate e la profonda conoscenza del territorio hanno permesso di salvare due vite e di concludere con successo una missione complessa.

Il Comando di Reggio Calabria ha espresso grande soddisfazione per l’esito dell’operazione, ringraziando tutto il personale impegnato per la dedizione dimostrata e per il lavoro di squadra che ha caratterizzato ogni fase dell’intervento.

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