giovedì,Aprile 24 2025

Attilio Perri, vent’anni senza l’alfiere della cultura diffusa

Il profilo del critico letterario originario di Dipignano e convinto sostenitore della necessità di sviluppare le coscienze in ogni classe sociale

Attilio Perri, vent’anni senza l’alfiere della cultura diffusa

A vent’anni dalla morte di un grande uomo di cultura, Attilio Perri, intellettuale che ha lasciato una traccia profonda del suo impegno. Nato il 17 aprile 1938 a Dipignano, Perri (che ci ha lasciati il 15/12/2004) è stato professore e critico letterario. Una laurea in Filosofia e Pedagogia con De Martino e Galasso presso l’Università degli Studi di Salerno e da subito inizia la carriera di docente di Italiano e Latino presso il Liceo Scientifico “E. Fermi “ di Cosenza fino al 1998. 

Accanto alla ricerca di natura demo-antropologica che lo ha sempre affascinato in relazione agli studi sul Sud Italia, Attilio Perri si è sempre battuto per una evoluzione umana della società. Era sua l’affermazione «La Cultura deve essere portata in tutte le classi sociali per uno sviluppo delle coscienze». 

Ha sempre preferito vivere nella sua Tessano, piccola frazione di Dipignano, borgo della periferia cosentina tra i suoi 15.000 volumi raccolti con pazienza ed amore. 

Come poeta inizia la sua attività da giovanissimo vincendo nel 1965 il Premio Nazione di Poesia “M. De Marco” con la raccolta poetica Primi Accenti che lo proietta in una dimensione nazionale. Diverse le antologiche tra cui spiccano Sacrificate sacrifici di giustizia (1969), Non v’è pace per noi (1972) ed ancora La poesia come mezzo di comunicazione (1987).

Dal 1980 inizia la collaborazione culturale con Coriolano Martirano e successivamente con Pino Nano ed Eugenio Santelli promuovendo il Premio Letterario Tre Valli, che lo pone come attivissimo critico letterario e promotore di cultura instancabile. «Ciò che rende possibile la diffusione della cultura – dichiarava – è la forza di stare insieme, di percepire le essenze». 

Innumerevoli le collaborazioni letterarie tra quelle con Pasquino Crupi, Francesco Graziani, Ciccio De Marco, Dante Maffia, Maria Folino Murmura, Pasquale Falco e con le riviste Periferia, Il Giornale di Calabria, Mezzo Euro, Il Serratore, Il Fermento (da lui fondato), favorendo la nascita e lo sviluppo di Associazioni culturali Mariano Turano, Circolo Kennedy, Unione provinciale delle Associazioni Culturali. Fu socio dell’Accademia Cosentina. 

Oltre alla poesia è la Storia la sua passione; storia intesa come analisi e ricerca tesa alla rivalutazione della memoria attraverso studi analitici e pubblicazioni:  

  • Un’ Antica Universitas : profilo storico di Tessano-Laurignano 
  • Apollonio Merenda, un eretico del ‘500 calabrese
  • Campanella filosofo e poeta
  • Poesie satiriche e farse di Carnevale 
  • Poeti di Calabria / a cura di Attilio Perri 
  • Poesie in val di Crati / Attilio Perri a cura dei circoli: Casali del Manco e Prometeo ’88

Ciò che rimane nel cuore di chi ha potuto apprezzare l’estro di Attilio Perri sono le centinaia di prefazioni e presentazioni, di saggi ancora inediti, di migliaia di studenti che in quasi 40 anni di docenza ha formato nel tempo.

Attilio Perri era il papà dell’attuale direttore del Conservatorio di Musica S. Giacomantonio di Cosenza, un valente e apprezzatissimo compositore, musicista, Fondatore e Direttore dell’orchestra sinfonica Bruzia.