martedì,Aprile 29 2025

Fedez e Lucarelli: il giudice spiega perché “bimbominkia” non è diffamazione

Il magistrato del tribunale di Milano sottolinea l’uso legittimo della satira e l’autodefinizione del rapper per motivare l’assoluzione della giornalista

Fedez e Lucarelli: il giudice spiega perché “bimbominkia” non è diffamazione

Il giudice del Tribunale di Milano Giuseppe Cernuto ha motivato l’assoluzione di Selvaggia Lucarelli dall’accusa di diffamazione mossa dal rapper Fedez sottolineando che il termine “bimbominkia” usato dalla giornalista nei suoi confronti risulta non solo legittimo ma insostituibile nel contesto. Lucarelli, difesa dall’avvocata Barbara Indovina, aveva commentato una lite tra Fedez e l’ex socio Luis Sal definendo il rapper con questa espressione, che, secondo il magistrato, richiama direttamente un brano dello stesso Fedez in cui si autodefinisce in questi termini.

Cernuto ha chiarito che l’uso del termine rientra nella sfera della satira, un diritto che consente l’adozione di espressioni caricaturali o provocatorie verso figure pubbliche come il cantante. Il magistrato ha inoltre evidenziato che Fedez stesso ha pubblicamente coltivato una notorietà basata sull’interazione costante con i social media, inclusa la divulgazione di aspetti della propria vita privata. Questa scelta, secondo il giudice, ha reso inevitabile e legittima la critica pubblica, anche se espressa con un linguaggio ironico e pungente.