martedì,Aprile 29 2025

Franceschini: «Cosenza è difficile ma credici. Nel calcio nulla è scontato»

Ivan Franceschini allena la Primavera del Cosenza da circa un mese: «Tanti profili interessanti. Spero che il prossimo anno qualcuno sia in prima squadra».

Franceschini: «Cosenza è difficile ma credici. Nel calcio nulla è scontato»

Ivan Franceschini, da poco più di un mese nuovo allenatore del Cosenza Primavera, è stato ospite alla trasmissione di LaC Tv “Undici in campo”. Queste le sue impressioni dopo le prime settimane in rossoblù.

Le parole di Franceschini a “11 in campo”

«Dispiace perché una piazza importante come Cosenza ha sempre fatto campionati importanti, ma quest’anno è così e si spera in un miracolo, perché ricordiamo che nel calcio non c’è nulla di scontato. Purtroppo però vista la classifica diventa sempre più difficile, considerando anche che le partite che mancano sono poche. Il livello generale del campionato è molto equilibrato, a parte il Sassuolo, e dunque anche l’ultima può vincere contro le prime. Pisa e Spezia, per esempio, hanno fatto un po’ meglio delle altre perché hanno avuto più continuità. Quanto al Catanzaro, si sta ripetendo da ormai due anni e lotta per un posto in alto. Nessuno invece si aspettava la Sampdoria lottare per la salvezza».

I giovani del Cosenza

Soddisfazioni invece per la Primavera del Cosenza. La squadra nella quale risalta il lavoro del resto della staff, ad iniziare dal vice allenatore Paolo Infusino, nello scorso turno ha centrato il colpaccio, vincendo in casa della capolista Frosinone. «C’è da dire che se al mio arrivo ho trovato una squadra solida e ben strutturata, questo è merito del lavoro fatto da mister Belmonte e – spiega Franceschini – posso dire di essere stato fortunato a ereditare il suo operato. In classifica siamo decimi e con la salvezza matematica a un passo. Domenica abbiamo vinto su un campo difficile come quello di Frosinone e due settimane fa abbiamo pareggiato 3-3 contro il Pisa. Giovani interessanti? Ci sono tanti profili e spero che il prossimo anno qualcuno di loro possa fare il salto in prima squadra, perché questi ragazzi possono e devono ambire per il meglio della loro carriera. Da ex calciatore, è questa la mentalità che sto cercando di inculcargli».».

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