martedì,Maggio 13 2025

Pasqua e Pasquetta nella Riviera dei Cedri: cosa vedere e cosa visitare

Con l’arrivo della primavera e il lungo ponte festivo, la costa tirrenica calabrese si anima di visitatori. Spiagge dorate, borghi arroccati, siti naturalistici, tradizioni antiche e sapori autentici: un itinerario completo da Tortora a Paola, passando per Diamante, San Nicola Arcella, Orsomarso, Fuscaldo, Guardia Piemontese e molti altri gioielli nascosti.

Pasqua e Pasquetta nella Riviera dei Cedri: cosa vedere e cosa visitare

Per la costa tirrenica cosentina, l’arrivo della Pasqua segna, ogni anno, l’avvio della stagione turistica. Complice il primo caldo e il lungo ponte feriale, migliaia di turisti e proprietari di seconde case tornano nella Riviera dei Cedri per staccare la spina dalla frenesia cittadina e godersi un po’ di mare e relax.

Ma che cosa si può fare? Che cosa si può vedere nella Riviera dei Cedri, al netto delle spiagge chilometriche e dei panorami mozzafiato?

Tra arte, storia e cultura

Partiamo da Tortora, il paese calabrese che segna il confine con la Basilicata nel versante tirrenico. Oltre al mare cristallino, insignito della bandiera blu, come quello di Praia a Mare, San Nicola Arcella, Santa Maria del Cedro e Diamante, Tortora ha un caratteristico centro storico, intriso di storia e vicoletti, Piazza Stella Maris e il Museo archeologico di Blanda.

Nella vicina Praia a Mare, si può ammirare l’isola più grande della Calabria, l’isola Dino. Le escursioni che conducono fino in cima, però, sono al momento rimandate per il tempo incerto e riprenderanno sabato 26 aprile. Tuttavia, se il tempo sarà clemente, la si potrà ammirare facendo un giro sulle barche messe a disposizione dai marinai locali. A Praia, inoltre, si può passeggiare lungo il vialone alberato che attraversa il centro cittadino, visitare il santuario della Madonna della Grotta, percorrere cinque chilometri di lungomare e ammirare il Castello Normanno e la Torre di Fiuzzi.

A dieci minuti dalla costa, in collina, sorge il piccolo borgo di Aieta. Considerato un paese – presepe, Aieta vanta un centro storico antichissimo. Tra i vicoli suggestivi, c’è anche il “Vico dei baci”, largo solo 52 cm, il che la rende una delle strade più strette d’Italia. C’è poi l’incantevole Palazzo Rinascimentale, risalente al XII secolo, considerato una culla di arte e cultura.

Ritornando a valle, più a sud, c’è San Nicola Arcella, che custodisce il simbolo della Calabria nel mondo: l’Arcomagno. L’arco di roccia naturale, che sovrasta la spiaggia di Marinella, si può visitare solo percorrendo un sentiero naturale. L’accesso al sito, gestito dalla locale pro loco, è regolato da rigide norme e l’ingresso è contingentato. L’apertura al pubblico per la nuova stagione turistica è avvenuta venerdì 18 aprile. Si potrà visitare tutti i giorni dalla 9 alle 18 fino al 4 maggio, poi solo nei fine settimana. Dal 1° giugno si potrà visitare ininterrottamente fino a settembre. Fino al 31 maggio gli adulti pagano 3 euro, i bambini la metà.

A San Nicola Arcella ci sono anche Torre Crawford e la Big Bench, la panchina gigante inaugurata di recente da cui si può ammirare il Golfo di Policastro. Si trova all’interno dell’area di Palazzo dei Principi Lanza di Trabia – altro magnifico attrattore – e non si paga alcun biglietto d’ingresso.

Santa Domenica Talao, 304 metri di altitudine, si possono visitare Palazzo Campagna, Palazzo Schiffino e una serie di altre strutture storiche. Nella chiesa madre è esposta un’opera attribuita a Solimena, che presenta una particolarità: il bambino Gesù ritratto ha tre natiche. Per gli amanti dei pic nic fuori porta c’è anche il laghetto collinare, anche se è in fase di ultimazione. C’è anche il belvedere, da cui si può ammirare la costa con un binocolo.

Proseguendo, troviamo la località balneare di Scalea. Anche qui c’è solo l’imbarazzo della scelta: Torre Talao, il santuario della Madonna del Lauro, il Palazzo dei Principi Spinelli, Torre Cimalonga, l’Antiquarium, i Ruderi del Castello Normanno e il suggestivo centro storico. Ci sono anche la scogliera dell’Ajnella e la Baia del Carpino.

Il borgo montano di Orsomarso, che sorge nel cuore del Pollino, è indissolubilmente legato alla Valle dell’Argentino, dal nome del fiume che l’attraversa. Il torrente è alimentato da tanti rigagnoli e numerose cascate, la più grande è detta “Cascata della Ficara“. Ma qui ci sono anche la Torre dell’orologio, la casa dei Peperoncini e la grotta della Madonna di Lourdes. La statua, raffigurante Nostra Signora di Lourdes, è stata lasciata nella suggestiva grotta naturale nel 1958, in occasione del centenario dell’apparizione della Madonna a Santa Bernadette. A Orsomarso si possono fare anche escursioni in quad e percorrere il fiume facendo rafting.

Andiamo adesso a Santa Maria del Cedro, patria del pregiato agrume, che si divide tra zona marina e centro storico. Nell’antica Cipollina si possono visitare distese infinite di cedriere, i murales, Palazzo Galiano, il Palazzo di San Michele e Palazzo Marino, ex Carcere delle Imprese. All’interno della sue mura, sorge il Museo del Cedro. 

Verbicaro, borgo incastonato tra monti e colline, è nota per l’antico rito dei battenti, che si ripete ogni anno nella notte tra il giovedì e il venerdì santo. Uno dei principali monumenti è la Fontana vecchia, dove i battenti si ristorano dopo aver percorso tre volte il giro del paese, autoflagellandosi le gambe con un pezzo di sughero intagliato di vetri. Il paese, altresì, è ricco di chiese e strutture religiose. Tra queste, c’è il santuario di San Francesco, costruito in stile neoclassico. Particolarmente amata dagli escursionisti, Verbicaro è sede di Geositi Cretacei, risalenti a milioni di anni fa fa.

Grisolia, il cui territorio fa parte del Parco del Pollino, vanta anche la zona marina. Il borgo vanta una serie di strutture e monumenti storici, tra cui la Chiesa di Sant’Antonio e il Santuario di San Rocco. La zona alta del paese è separata dalla vicina Maierà da un profondo burrone, ma un progetto le unirà mediante un ponte tibetano, che per altezza e lunghezza, sarà il più grande del mondo.

Maierà, che dista da Grisolia soltanto 900 metri, ha il Museo del Peperoncino, le Grotte di San Domenico e i caratteristici vicoli costellati di poesie e opere d’arte.

Diamante è invece la patria del murales per eccellenza. In paese se ne possono ammirare oltre trecento. Ci sono anche i resti dei Ruderi di Cirella, il Monastero dei Minimi e l’isola di Cirella, i cui fondali ospitano il museo subacqueo Atlantide.

Buonvicino ci sono vicoli e palazzi nobiliari, la Grotta di San Ciriaco, il Museo Arti e Gusto, e il Santuario della Madonna della Neve, ubicato a 720 metri sul livello del mare.

A Belvedere Marittimo, si possono visitare il Castello Aragonese e il convento dei Cappuccini. Quest’ultimo custodisce le reliquie di San Valentino, santo patrono degli innamorati. Ci sono anche il Museo del Mare, la scogliera Sabbia d’Oro e gli scogli di Santa Litterata.

Sangineto, borgo sospeso tra mare e colline, ci sono, invece, oltre a un suggestivo centro storico, la cappella di San Giuseppe, la cappella di San Michele, la Cascata del Vuglio e il Castello del Principe, che, però, è una struttura privata.

Bonifati, che sorge a 425 metri sul mare, tra le altre cose, ci sono il castello, detto “Il Forte”, il convento di San Francesco, la Torre del Capo e le Torre di Parise. La zona marina è situata nella frazione di Cittadella del Capo.

Cetraro sorge il porto turistico, anche questo insignito della Bandiera Blu. Poi ci sono la caratteristica spiaggia di Lampetia e la scogliera dei Rizzi, la Baia delle Sirene, Palazzo del Trono, il lago Pressico, che sorge quasi a mille metri di altezza, la fontana del Nettuno, il santuario del Monte Serra e il museo dei Britti e del Mare.

Il borgo collinare di Acquappesa, che vanta anche una zona marina, è conosciuta per le Terme Luigiane (che condivide con la vicina Guardia Piemontese), le cui acque, che sgorgano da una fonte naturale, sono sono ipertermali solfuree salsobromojodiche e raggiungono il più alto grado sofidrometrico d’Italia, risultando tra le più salutari d’Europa. Qui ci sono anche lo scoglio della Regina, il monumento dedicato a Marco Pantani e Palazzo Gentili.

Oltre alle Terme Luigiane, Guardia Piemontese è conosciuta per essere un’isola linguistica occitana. Qui gli abitanti parlano ancora la lingua antica per via della colonizzazione da parte dei Valdesi, risalente al XII secolo. Sul territorio comunale sorge, quindi, il museo Valdese, che ripercorre la storia e le origini del borgo. Ci sono, poi, la torre costiera, il museo multimediale e la Porta del sangue. Il paese sorge sulle colline, ma c’è anche la zona marina. Prima di Sanremo 2025, Guardia era conosciuta solo per la sua cultura e la sua storia; poi, il grande pubblico ha scoperto Brunori Sas e il brano “Guardia ’82”.

Il borgo marinaro di Fuscaldo, è detto anche “Borgo dei cento portali” per via dei portali litici scolpiti di cui il centro storico è ricco. Inoltre, vanta numerose chiese, il convento di San Francesco da Paola, costruito a picco sul mare, l’oratorio settecentesco di San Giovanni Nuovo, la casa natale da Vienna di Fuscaldo, madre di San Francesco da Paola, e il monumento a lei dedicato nell’omonima piazzetta. Vi sono, inoltre, il monumento al Cristo e la fontana monumentale Giuseppe Garibaldi.

La città di Paola è notoriamente legata a San Francesco, nato qui, nel 1416, Francesco Martolilla. Qui, ogni cosa parla di lui. L’attrazione più grande è proprio il santuario che lui fece costruire e che ancora oggi è gestito dai frati minimi, appartenenti all’ordine religioso che il santo fondò intorno al 1435. Si possono visitare anche la casa natale del santo e l’omonimo arco che sovrasta piazza IV novembre, che è la porta di accesso al centro storico. Ci sono anche il Duomo, il complesso monastico La Badia, la Fontana dei sette canali, la Fontana monumentale di Piazza del Popolo, la Torre del Castello e la villa comunale. La vetta montuosa più alta della città, quella di monte Cozzo Cervello, si trova a circa 1.400 metri di altitudine, ma c’è anche la vasta zona marina, meta estiva gettonatissima dei turisti. Il lungomare si estende per quasi quattro chilometri.

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