Le officine Teatrali si preparano a portare in scena il “Prometeo incatenato”
Quest’anno la scelta è caduta su Eschilo, iniziatore della tragedia greca nella sua forma più matura
Le OTT, Officine Teatrali Telesiane, proseguono incessantemente con le loro attività laboratoriali per la messa in scena di: “Prometeo incatenato”, che sarà rappresentato il 23 maggio al teatro Rendano di Cosenza. Già partita la prevendita di Primafila.
Regista e direttore artistico Antonello Lombardo è ormai da 11 anni a capo di questo progetto teatrale che tra mille difficoltà riesce a spostare la tradizione siracusana nella città bruzia, garantendo un appuntamento a cui annualmente interviene un grande il pubblico.
Quest’anno la scelta è caduta su Eschilo, iniziatore della tragedia greca nella sua forma più matura, il cui registro linguistico ed interpretativo diventa un vero e proprio banco di prova per ogni attore in scena.
«Il nostro Prometeo – spiega Lombardo – è un personaggio con cui sarà facile empatizzare, in quanto racconta la condizione umana di chi è alla continua ricerca di una via d’uscita e deve fronteggiare l’arroganza e la prepotenza di chi esercita il potere, in questo caso gli dei.
Prometeo, emblema di ingegno e progresso, espressione del conflitto eterno tra ideale e reale, può essere considerato un simbolo di ribellione e sfida alle autorità e alle imposizioni. Ma ogni vantaggio ha una contropartita, ogni bene ha il suo male”.
Nella tragedia di Eschilo il protagonista muore. Ma il regista delle OTT non ama lasciare lo spettatore con certi finali: «Ci piace stuzzicare la personale lettura dello spettatore dei finali aperti – evidenzia Lombardo – se non altro perché vogliamo vada via con un messaggio di speranza, ossia che in ogni situazione l’ingegno dell’uomo, rappresentato dal fuoco, possa indicare la via d’uscita, e vincere su quell’aquila che è sempre pronta a fiaccare le forze e a causare profonda sofferenza. Dunque si! Ancora una volta un finale d’effetto e a sorpresa che speriamo possa essere compreso ed apprezzato».
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