Nasce la decima Free Library di Cosenza: debutta anche il “Ciardullino”, il dolce della memoria
Il 23 aprile a Cosenza si inaugura una nuova Free Library. In anteprima anche il “Ciardullino”, dolce ispirato al poeta vernacolare Michele De Marco
Un nuovo tassello si aggiunge al mosaico culturale di “Cosenza Città che legge 2025”: martedì 23 aprile alle ore 18:00 verrà inaugurata la decima Free Library cittadina, realizzata da Erranze APS in collaborazione con il Comune di Cosenza, all’interno della Pasticceria Lounge Bar Glorya.
Un’iniziativa che, nel giorno simbolo del libro e della lettura – il 23 aprile, data che celebra la Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore – mette insieme parole, memoria, gusto e territorio.
Libri in libertà, parole in viaggio
Le Free Library – piccole biblioteche di quartiere ad accesso libero, dove si può prendere o lasciare un libro, senza alcuna registrazione o vincolo – rappresentano un modo semplice e concreto per promuovere la lettura diffusa e la condivisione del sapere. Una forma di resistenza poetica, oggi più che mai necessaria, in un mondo attraversato da velocità, distrazione e dimenticanza.
Erranze APS, da anni attiva in città con progetti dedicati alla promozione culturale e al riuso creativo degli spazi urbani, ha scelto di collocare questa nuova biblioteca condivisa in un luogo informale ma attraversato da persone di ogni età: una pasticceria. Perché la cultura, come lo zucchero, ha bisogno di quotidianità.
Debutta il “Ciardullino”: un dolce che si legge
Ma la vera novità di questa inaugurazione sarà l’anteprima assoluta del “Ciardullino”, il dolce della memoria cosentina dedicato a Michele De Marco, in arte Ciardullo, poeta e commediografo simbolo della Cosenza popolare.
Il “Ciardullino” è un dolce inedito, ispirato allo spirito e all’opera del poeta in vernacolo più amato della città. Non solo un omaggio gastronomico, ma un gesto poetico a tutti gli effetti: “un dolce che si legge, si mangia, si ricorda”, come lo definiscono gli organizzatori. Verrà presentato e assaggiato per la prima volta durante la serata del 23 aprile.
La sua forma, il suo sapore e persino la sua struttura evocano versi, memorie d’infanzia, richiami alla lingua parlata per le strade del centro storico. Dentro ogni morso, un pizzico d’ironia e una briciola di malinconia: come nei versi di Ciardullo, voce ruvida e tenera del popolo.
Michele De Marco, poeta della città
Ciardullo – pseudonimo di Michele De Marco – ha raccontato Cosenza con ironia e realismo, attraversando con la sua poesia in dialetto i vicoli, le botteghe, i dolori e le risate di una città antica e viva. La sua scrittura, mai pretenziosa ma profondamente incisiva, ha saputo valorizzare il vernacolo non come lingua minore, ma come espressione piena dell’anima di un popolo.
Poeta di strada, osservatore attento e critico, De Marco ha saputo lasciare un’impronta nella coscienza collettiva, diventando un simbolo della cosentinità autentica. Oggi il suo nome torna a farsi presente anche attraverso questa piccola, dolce invenzione che porta il suo nome.