martedì,Maggio 13 2025

Cosenza, la retrocessione è questione di giorni: a Salerno i Lupi perdono 3-1

Corazza, Ferrari e Tongya regolano i Lupi, che rispondono solo con Zilli per il gol della bandiera. Contro il Bari l'aritmetica potrebbe decretare la seconda retrocessione dell'era Guarascio

Cosenza, la retrocessione è questione di giorni: a Salerno i Lupi perdono 3-1

Oramai è un’abitudine. Il Cosenza perde di nuovo, stavolta contro la Salernitana, nel terzo scontro diretto consecutivo, e adesso l’aritmetica retrocessione sembra essere dietro l’angolo. La squadra di Alvini, dopo un primo tempo tutto sommato ordinato, cade all’Arechi e la Serie C è a un passo. Manca solo che i numeri diano l’ok al funerale di una stagione che prima si chiude, meglio è. E il corteo d’addio alla cadetteria potrebbe iniziare già fra una settimana, il primo maggio, contro il Bari.

Salernitana-Cosenza, le scelte dei due allenatori

Per la sfida fra Salernitana e Cosenza, Alvini sceglie di rivoluzionare l’undici che ha pareggiato internamente col Brescia. 3-4-2-1 con Florenzi e Rizzo Pinna dietro all’unica punta Artistico, in mezzo ci sono Kouan e Gargiulo. Sulle fasce Ricci e Ricciardi, Hristov e Sgarbi tornano titolari. Marino cerca la vittoria decisiva per salvarsi affidando a Cerri le chiavi dell’attacco e giocandosela con lo stesso modulo, ma con un Verde in più.

La prima occasione arriva all’8′ ed è di marca granata. Soriano sugli sviluppi del primo corner del match gira dopo una sponda di Ruggeri, Micai respinge. Pochi minuti dopo Kouan mette a terra Amatucci a pochi passi dalla porta. Punizione ribattuta dalla barriera, sul prosieguo Micai sbaglia un intervento e Cerri scava in porta, ma in fuorigioco. Al 13′ finalmente anche il Cosenza calcia in porta, ma senza impensierire Christensen.

Lupi più aggressivi ma partita noiosa

Fra il 16′ e il 20′ il Cosenza colleziona tre calci d’angolo consecutivi, senza però sfruttarne neanche uno per una buona difesa della Salernitana. La partita è molto spezzettata a causa di diversi interventi al limite del corretto da parte dei padroni di casa e le occasioni sono estemporanee.

Ci prova Ricci da trenta metri, palla alta. Al 27′ Rizzo Pinna mette dietro un pallone molto interessante su cui non arriva nessuno. È poi la squadra di Marino ad avere la più grossa occasione del primo tempo. Cross di Ghiglione dalla destra, Ricciardi scivola e Corazza si trova la porta spalancata. Micai è decisivo, poi Sgarbi e Hristov contengono meravigliosamente Cerri che manda fuori. Si tratta dell’ultima occasione del primo tempo di Cosenza-Salernitana, che termina 0-0.

Salernitana-Cosenza, errore di Micai e i granata passano subito

Il secondo tempo inizia in ritardo rispetto agli altri campi a causa di un problema all’auricolare per il Signor Di Marco, che risolve dopo diversi minuti. Neanche il tempo di iniziare che la Salernitana passa in vantaggio: calcio d’angolo che sembra innocuo, Micai smanaccia sui piedi di Corazza che calcia debolmente. Il portiere del Cosenza non ci arriva ed è 1-0 per i padroni di casa.

Il Cosenza accusa il colpo e pochi minuti dopo Verde rischia di raddoppiare, Micai blocca il tiro centrale dell’ex Spezia. Il portiere rossoblù si fa perdonare parzialmente salvando un colpo di testa a botta sicura di Cerri dieci minuti dopo. Il portiere nulla può però al 64′, quando un tocco di Sgarbi mette Ferrari in condizione di fare tap-in da due passi. L’arbitro inizialmente annulla per fuorigioco, poi convalida.

Sconfitta meritata e Serie C sempre più vicina

La partita, di fatto, non esiste più. Il Cosenza continua a collezionare calci d’angolo su calci d’angolo ma non ne sfrutta neanche uno e la Salernitana ringrazia. Christensen sostanzialmente resta inoperoso se non per qualche uscita, mentre i Lupi non sanno palesemente che pesci prendere. Tanto che, durante un giropalla sterile e inutile, la Salernitana recupera palla e Tongya batte Micai per la terza volta. Salernitana-Cosenza 3-0.

Alvini mette dentro Martino e Zilli ed è proprio il centravanti, dopo una gran parata di Christensen su D’Orazio, a battere in porta per il gol della bandiera. Zilli è scatenato e all’85’ rischia di riaprire la partita con una bella girata. Il Cosenza spera, la Salernitana soffia e il pallone è fuori di un nulla. Si tratta, di fatto, dell’ultima occasione del match, che termina 3-1 dopo cinque minuti di recupero. Il Cosenza perde di nuovo e nel giorno del 1° maggio, quando festeggiò la sua prima salvezza in Serie B, rischia di ammirare in casa la sua seconda retrocessione dell’era Guarascio.

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