Bilotti alza il sipario sulle sue liste: «Rende, se è un sogno lo realizzeremo»
Il candidato a sindaco lascia il suo numero di telefono a cittadini e simpatizzanti per favorire la condivisione del programma: «Valore e partecipazione le nostre parole d'ordine»
Settantadue candidati, il suo numero di telefono a disposizione di cittadini e simpattizzanti, un accorato appello al voto e due parole chiave. Giovanni Bilotti alza il sipario sulla campagna elettorale e presenta i candidati delle liste che proveranno a centrare il ballottaggio.
A dargli manforte il suo gruppo politico, quello di GenerAzione, le figure apicali di PartecipAzione (con gli ex manniani Romina Provenzano, Lisa Sorrentino e Marco Greco in prima fila a dare battaglia) e i vertici provinciali del Pd. Mimmo Bevacqua su tutti, sorridente per il sold out della sala. Con lui Franco Iacucci, Maria Locanto, Francesco Alimena e la new entry dei democrat Francesco Aiello.
«Valore e partecipazione sono le parole chiave che mi sento di condividere – ha detto Bilotti -. Valore e partecipazione perché partiamo dal basso, partiamo dal coinvolgimento di tutti quelli che sono gli attori del nostro territorio, dall’associazionismo agli imprenditori, ai cittadini, a tutti gli stakeholder che vogliono attuare un cambiamento all’interno del nostro territorio e della nostra città».
«Le competenze che mettiamo a disposizione della città di Rende non soltanto le mie, ma di tutte queste persone – ha evidenziato -. Sapete perché non ho paura? Perché ho fatto una ricerca ed ho trovato diverse centinaia di amministratori sotto i 35 anni. C’è anche un primo ministro nostro coetaneo, in Austria. L’ho già detto di recente, lo ribadisco oggi: se ci sono riusciti altrove, possiamo farcela anche noi. Insieme». C’e spazio anche per discutere delle liste e dei candidati.
«Nascono da tavoli di concertazione, da tavoli di condivisione che abbiamo aperto e da un programma e da un progetto progressista. Noi abbiamo una visione originale di Rende e vogliamo trasmetterla a tutti». Poi ancora: «La nostra è la coalizione con meno candidati appartenenti alle vecchie amministrazioni, quindi non vedo l’appartenenza a un gruppo ben identificato – ha concluso Bilotti respingendo le accuse di scarsa indipendenza -. Noi siamo delle persone con un programma, con un’idea, con un progetto e se è un sogno lo realizzeremo».