martedì,Maggio 13 2025

Palmisano e Tridico (M5S): «A Cosenza cittadini abbandonati nel pronto soccorso»

Gli europarlamentari denunciano le condizioni disumane nel presidio ospedaliero: pazienti su barelle per giorni, famiglie nell'angoscia e personale in affanno.

Palmisano e Tridico (M5S): «A Cosenza cittadini abbandonati nel pronto soccorso»

Una denuncia forte e senza mezzi termini, quella firmata dagli europarlamentari del Movimento Cinque Stelle Valentina Palmisano e Pasquale Tridico, che hanno acceso i riflettori sulle condizioni drammatiche del pronto soccorso di Cosenza. Una realtà ospedaliera da troppo tempo in affanno, schiacciata da carenze strutturali, organici insufficienti e una gestione sanitaria incapace di rispondere ai bisogni più elementari della popolazione.

Sono inaccettabili le storie di ordinaria disperazione che ci giungono in questi giorni dal pronto soccorso dell’ospedale di Cosenza”, dichiarano in una nota congiunta. “Gente lasciata su barelle o su poltrone per ore e giorni, in attesa di cure che tardano ad arrivare. Un sistema sanitario in tilt, che continua ad abbandonare le fasce più deboli della popolazione”.

Una fotografia impietosa ma tristemente realistica, che racconta non solo di pazienti costretti ad aspettare per giorni, ma anche di famiglie nell’angoscia, prive di informazioni e punti di riferimento, sospese in una lunga attesa. Una situazione che si ripete ciclicamente, e che è solo la punta dell’iceberg di una crisi più ampia.

“Comprendiamo bene tutte le difficoltà legate all’assenza di medici, infermieri e operatori socio-sanitari – proseguono – che anzi vanno ringraziati per il loro impegno quotidiano, nonostante condizioni di lavoro spesso segnate da precarietà e carenze strutturali. Ma è inaccettabile che i problemi della politica e delle aziende sanitarie ricadano ancora una volta sui cittadini, spesso fragili e vulnerabili, costretti a vivere veri e propri incubi in luoghi che dovrebbero invece garantire cura e assistenza“.

L’affondo degli europarlamentari M5S non risparmia nessuno. Le inefficienze gestionali, le mancate assunzioni, le liste d’attesa infinite, il sovraffollamento dei pronto soccorso: tutti aspetti che contribuiscono a costruire una quotidianità sanitaria insostenibile, specie nel Mezzogiorno. “Questa precarietà assistenziale si riflette anche sulle famiglie, lasciate nell’angoscia e nell’incertezza per ore o giorni nelle sale d’attesa. E tutto questo, mentre il personale sanitario tenta di tenere in piedi un sistema che crolla a ogni turno”.

Il caso di Cosenza, purtroppo, non è isolato. “Quanto accade a Cosenza è solo l’ennesimo esempio di un Mezzogiorno abbandonato, dimenticato dalle istituzioni centrali e da politiche sanitarie miopi e incapaci di garantire equità e dignità a tutti i cittadini, indipendentemente dal territorio in cui vivono”.

Tridico e Palmisano indicano la necessità di un cambio di rotta urgente e strutturale, anche sul piano europeo. Non bastano più i palliativi, i proclami, le promesse: è arrivato il momento di costruire politiche sanitarie solide, basate sulla prevenzione, sull’assunzione di personale, sull’ammodernamento delle strutture.

Serve una nuova stagione per la sanità meridionale – concludono gli europarlamentari – che parta dal rafforzamento del sistema pubblico, da piani di assunzione straordinari, da investimenti mirati e dalla costruzione di una vera rete di prossimità, in grado di intercettare i bisogni dei cittadini prima che sfocino in emergenze”.

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