sabato,Giugno 21 2025

«La “vera” ‘ndrangheta funziona come una loggia massonica», le verità di ex un pentito

Nei verbali di Rosario Barbato, che ha scelto di interrompere il suo percorso con la giustizia, la conferma dell’esistenza di un livello “riservato” già emerso in inchieste e sentenze

«La “vera” ‘ndrangheta funziona come una loggia massonica», le verità di ex un pentito

Nello scorso mese di gennaio ha fatto sapere di non essere più un pentito. Rosario Barbaro ha affidato il proprio ripensamento a poche righe diffuse da un legale e finite sulle pagine web: «Non sono più un collaboratore di giustizia per motivi e ragioni che al momento non intendo spiegare e sui quali mi riserverò in seguito di entrare nel merito». 

In circa quattro anni, però, il figlio di Domenico l’Australiano di verbali ne ha riempiti. Lui, nato a Platì 53 anni fa ma vissuto a Buccinasco, enclave del clan nei pressi di Milano, racconta cosa è diventata la ’ndrangheta dal suo punto di vista privilegiato, quello di un uomo che riconosce le radici delle cosche in Calabria ma narra una metamorfosi che le rende quasi irriconoscibili.

La criminalità organizzata calabrese al Nord ha cambiato pelle, le vecchie ’ndrine sono state messe da parte e gli affari veri vengono affidati a un gruppo che somiglia più a un club riservato o a una super loggia massonica. Una nuova struttura sconosciuta anche a chi si reputa uno ’ndranghetista.

Non è la prima volta in cui questo tipo di visione fa capolino tra brogliacci e faldoni. Barbaro, in un interrogatorio anticipato dal Fatto Quotidiano, ribadisce il concetto: dice che c’era «una struttura di ‘ndrangheta però sta cosa qua è stata un po’ mollata (…) perché c’erano troppe persone”, perché “poi è diventato ‘chiunque l’affiliato’, chiunque sparava danni, chiacchiere (…). Troppi arresti per la ‘ndrangheta, c’erano persone che non c’azzeccavano niente proprio». Il ragionamento di chi comandava per davvero sarebbe stato quello di lasciare questa messe di affiliati «a giocare con la ’ndrangheta» mentre i capi sarebbero ripartiti. «Ricominciamo da capo», avrebbero detto, «e rifacciamo tutto nuovo».
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