mercoledì,Maggio 14 2025

Corigliano Rossano, scoprono al San Camillo che la figlia di 15 anni ha una malattia rara

Dopo diagnosi errate in tre ospedali, la verità a Roma: la giovane soffre di un raro morbo autoimmune chiamato Mogad

Corigliano Rossano, scoprono al San Camillo che la figlia di 15 anni ha una malattia rara

Una famiglia di Corigliano Rossano ha vissuto un’odissea sanitaria che ha trovato finalmente risposta a Roma, al San Camillo Forlanini. La notizia è stata riportata dal Corriere della Sera, edizione Cronaca di Roma.

Tutto ha inizio quando Carmen, 14 anni, inizia ad accusare febbre, mal di testa, nausea. Poi un sintomo più grave: non riesce più a urinare. I genitori, Giuseppe e Alessandra, la portano al pronto soccorso di Corigliano Calabro, dove i medici intervengono con la cateterizzazione ma senza individuare la causa del disturbo.

Nel tentativo di capire, Carmen viene trasferita in ospedale a Cosenza. Anche qui le indagini mediche portano a un nulla di fatto: si ipotizza un problema psichiatrico. I medici parlano di “disturbi psicosomatici”, prescrivendo psicofarmaci. Ma i genitori non si arrendono. «Mia figlia è intelligente e sensibile, non poteva essere tutto nella sua testa» raccontano.

Preoccupati e determinati, decidono di portarla al pronto soccorso pediatrico del San Camillo Forlanini di Roma. Qui la situazione cambia: nonostante i sintomi non siano chiari, i medici scelgono di non fermarsi a una diagnosi superficiale.

Grazie a un approccio diagnostico più approfondito, la risonanza magnetica rivela un’encefalopatia infiammatoria. Gli specialisti sospettano subito una malattia autoimmune e fanno effettuare test specifici. Alla fine arriva la verità: Carmen è affetta da Mogad, una rara patologia neurologica autoimmune che colpisce il sistema nervoso centrale, generando infiammazione e compromettendo anche la funzione vescicale.

«Non abbiamo mai smesso di cercare risposte – spiegano i genitori – finché non abbiamo trovato chi ci ha ascoltato davvero». Mentre nei precedenti ospedali si era pensato a problemi psicologici, al San Camillo si è compreso che la giovane stava lottando contro una malattia che richiede cure immediate e mirate.

Oggi Carmen è in cura: è in trattamento immunoterapico con anticorpi monoclonali. La famiglia, finalmente sollevata, resta comunque vigile: il percorso sarà lungo, ma ora si combatte contro un nemico visibile, e non contro pregiudizi.

«Ringraziamo i medici che non si sono arresi alle apparenze – dicono i genitori –. Ora abbiamo una speranza concreta per nostra figlia».

La loro storia, partita da Corigliano Rossano, è un monito importante: non fermarsi mai davanti a diagnosi affrettate e pretendere sempre approfondimenti, soprattutto quando si tratta della salute di un figlio.

Articoli correlati