Premio Sila ’49: venerdì verrà svelata la cinquina finalista
Nel 1949 nasce il Premio Sila, uno dei più antichi riconoscimenti letterari italiani, pensato per contribuire alla ricostruzione culturale e civile del Paese dopo la devastazione della Seconda guerra mondiale e del ventennio fascista. Fin dalle prime edizioni, si è distinto per la capacità di intercettare i fermenti culturali del tempo, coinvolgendo figure di spicco
Nel 1949 nasce il Premio Sila, uno dei più antichi riconoscimenti letterari italiani, pensato per contribuire alla ricostruzione culturale e civile del Paese dopo la devastazione della Seconda guerra mondiale e del ventennio fascista. Fin dalle prime edizioni, si è distinto per la capacità di intercettare i fermenti culturali del tempo, coinvolgendo figure di spicco come Giuseppe Ungaretti, Carlo Bo, Angelo Guglielmi e Enzo Siciliano nelle sue giurie. Tra i premiati figurano autori come Luigi Malerba, Vincenzo Cerami, Leonardo Sciascia e Franco Basaglia.
Dopo una pausa negli anni ’90, il premio è stato rilanciato nel 2012 con il nome di “Premio Sila ‘49” grazie all’impegno di Andrea Pisani Massamormile, Mons. Salvatore Nunnari e l’avvocato Enzo Paolini, fondatori della Fondazione Premio Sila. Questa rinascita ha permesso al premio di ritrovare la sua vocazione originaria: promuovere opere di rilevanza civile e sociale, con uno sguardo attento alla contemporaneità e al valore etico della cultura.
Oggi il premio, diretto da Gemma Cestari, si articola in due sezioni principali, Letteratura ed Economia e Società, oltre a premi speciali per autori di rilievo internazionale. Dal 2022, grazie alla rassegna ‘Altre Voci’, ha aperto le sue porte anche agli scrittori stranieri, ospitando figure di rilievo come Peter Cameron e Jonathan Coe.
Tra i più recenti vincitori figurano autori come Nicola Lagioia, Viola Ardone, Francesca Melandri, Stefano Mancuso e Nadeesha Uyangoda, mentre tra i Premi alla Carriera si annoverano nomi come Salvatore Settis e Silvia Vegetti Finzi.