lunedì,Giugno 23 2025

Premio Sila, ecco la cinquina finalista. Premio alla carriera a Nadia Fusini

Svelata la rosa dei finalisti. Attesa per la lectio magistralis di Fusini su Cervantes e Shakespeare

Premio Sila, ecco la cinquina finalista. Premio alla carriera a Nadia Fusini

Si respirava grande entusiasmo e trepidante attesa, stamattina alla libreria Mondadori di Cosenza. Non solo i giornalisti, ma anche numerosi appassionati si sono fatti heartbeat della conferenza stampa che ha svelato la Cinquina 2025 del Premio Sila, ovvero i cinque libri rimasti in gara e da cui la Giuria, e il Comitato dei lettori, sceglierà il vincitore di questa tredicesima edizione. L’evento ha riaffermato come il Sila sia ormai parte integrante del tessuto culturale cittadino.

Ma lasciamo spazio alla Cinquina protagonista, in ordine d’autore rigorosamente alfabetico: “Tangerinn” (Edizioni e/o) di Emanuela Anechoum, “I titoli di coda di una vita insieme” (Einaudi) di Diego De Silva, “Lo splendore – L’infanzia di Hans” (Laurana) di Pier Paolo Di Mino, “I giorni di Vetro” (Einaudi) di Nicoletta Verna, “Settembre nero” (La nave di Teseo) di Sandro Veronesi.

«Desidero evidenziare che la cinquina finalista di quest’anno, selezionata grazie all’impegno e alla dedizione del Comitato dei lettori, rappresenta un livello straordinario di eccellenza letteraria e pregio artistico – ha affermato il presidente della Fondazione Premio Sila, l’avvocato Enzo Paolini –. Non solo abbiamo avuto modo di ascoltare le presentazioni dei cinque autori, ma chiunque abbia avuto l’opportunità di leggere questi romanzi ne è rimasto certamente affascinato.

Questo risultato non solo premia il lavoro del Comitato dei lettori, ma conferisce anche una grande responsabilità alla giuria, che dovrà scegliere il vincitore tra questi cinque finalisti d’eccezione, rappresentando al contempo una significativa gratificazione per questa edizione del premio».

Non solo Cinquina Durante la conferenza stampa è stata annunciata anche la destinataria del Premio alla Carriera, la brillante scrittrice e studiosa toscana Nadia Fusini. Che per l’occasione, terrà la sua attesissima lectio magistralis intitolata “Shakespeare e Cervantes: la letteratura, il teatro e il sogno…”, evento in cartellone nel weekend conclusivo del Sila.

Inoltre, è stato svelato che il talento artistico e visivo di Rä Di Martino ha creato l’opera “Kant Can’t (The Hand 2025)” che sarà il manifesto ufficiale della tredicesima edizione del Premio Sila. «Sono particolarmente lieto di annunciare che il premio alla carriera di quest’anno è stato assegnato a Nadia Fusini – ha dichiarato l’avvocato Paolini – scrittrice, saggista, romanziera, critica letteraria e traduttrice italiana che occupa un posto di rilievo nel panorama culturale contemporaneo. Ha realizzato contributi straordinari su Virginia Woolf e Shakespeare, distinguendosi come personalità poliedrica e di vasta cultura». Paolini ha inoltre sottolineato che Fusini «quest’anno ha ripubblicato un suo meraviglioso saggio intitolato “Chi ha ucciso Anna Karenina”, più attuale che mai, che esplora le figure femminili nella grande letteratura mondiale».

La professoressa terrà la sua lectio magistralis su Shakespeare e Cervantes il 7 giugno a Palazzo Arnone. Riguardo al manifesto che accompagnerà questa edizione, il presidente ha spiegato: «Abbiamo scelto Rä Di Martino, artista romana dalla straordinaria versatilità e prolificità. La sua proposta, devo ammettere, inizialmente ha suscitato in me alcune perplessità, ma successivamente ne sono rimasto affascinato. Si tratta di un’opera particolarmente intensa che nel titolo fa riferimento sia al filosofo Kant che al termine inglese “can’t” (non può). L’immagine raffigura una mano che contiene un astronauta intento a esplorare l’universo racchiuso nel palmo».

La direttrice Gemma Cestari ha voluto esprimere «un ringraziamento sentito ai nostri amici librai che ci hanno accompagnato, della Mondadori, della Ubik e della Feltrinelli. E un ringraziamento calorosissimo perché c’è una evidente crescita di interesse di partecipazione al nostro Comitato dei lettori che quest’anno, con i tempi strettissimi che avevamo dato, è stato presente e ha votato in massa».

Prima di concludere, Paolini ha voluto ringraziare «Andrea Pisani Massamormile e Monsignor Salvatore Nunnari, i miei fedeli compagni di viaggio nell’avventura del Premio Sila, iniziata nel 2012» e l’Amministrazione comunale di Cosenza «per aver messo a disposizione i luoghi istituzionali per le nostre manifestazioni e per aver sostenuto anche quest’anno il Premio Sila».

La Cestari ha infine annunciato che «la giuria è al lavoro e visto i tempi strettissimi di quest’anno, annunceremo i vincitori della sezione Letteratura e della sezione Economia e Società all’inizio della prossima settimana». Uno sguardo al gran finale Mentre la Giuria è già al lavoro per decretare i vincitori delle sezioni Narrativa ed Economia e società, l’attesa si riempie di nuove prospettive. La cerimonia finale del Sila si preannuncia imperdibile e si terrà dal 6 all’8 giugno, alternando le suggestive cornici di Cosenza e Camigliatello Silano.

Nei prossimi giorni, saranno svelati ulteriori dettagli.

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