domenica,Marzo 23 2025

Ho fatto un… Zogno

Blog

C’era una volta un allenatore che veniva da Zogno. Riuscì a portare il Cosenza in B subito dopo la retrocessione del 1997. A tratti, il calcio migliore che si sia visto al San Vito. Eppure, anche nei momenti migliori, Giuliano Sonzogni continuava a ripetere: Noi siamo il Cosenza. Ma non lo diceva alzando il pugno al

Tombolato Fields Forever

Blog

Alla fine del primo tempo di Cittadella-Cosenza, subito dopo il fischio dell’arbitro, mi sono lasciato cadere sul seggiolino alle mie spalle con aria rassegnata e ho cercato conforto alla mia sinistra. Li avevo visti dall’inizio della partita. Poco oltre me e un paio di amici, c’erano un padre e un bambino di 6 o 7

Comincia adesso

Blog

Mancano due giorni alla mia prima trasferta 2019-20 e sono divorato dalla curiosità. Un mese fa circa, avevo indicato nelle partite tra la quarta e la settima giornata un filotto di gare nelle quali il Cosenza avrebbe dovuto inanellare almeno 5 punti per tirarsi fuori dalle secche. Era un auspicio eccessivamente ottimista. Ne sono arrivati

Ode a Pietro Perina

Blog

Almeno tre volte, in vita mia, ho avuto bisogno che il Cosenza vincesse.Sarà capitato pure a voi, no? di trovarvi in una situazione personale talmente orribile da aspettare che, dietro l’angolo, sbuchi fuori Brandon Lee nei panni del Corvo per dirti che non può piovere per sempre. Per me, il Corvo è sempre stato il Cosenza.

Alla ricerca del “fattore C”

Blog

«Riuscire a non perdere la testa, quando tutti intorno a te la perdono e ti mettono sotto accusa» è il primo comandamento del Se di Rudyard Kipling. Farlo dopo 3 sconfitte consecutive e con un solo gol all’attivo in quattro gare sarà la missione del Cosenza di Braglia. Quella con il Livorno sarà, forse, la partita

Padre Braglia e la ricerca della continuità

Blog

Esistono risultati positivi che sono come condanne. Prendete la stagione 1996-97. Il Cosenza di Gianni De Biasi viene da una brutta sconfitta all’esordio col Castel di Sangro e ospita in casa il Bari – una corazzata (Volpi, Ingesson, Doll, Flachi, Guerrero solo per citare alcuni nomi, Di Vaio e Ventola tra le riserve) allenata da

La volpe, Stefano Trinchera, il centravanti e l’uva

Blog

Questa scena di Fantozzi (https://www.youtube.com/watch?v=5ezIv-wQpvI) documenta bene il mio stato d’animo alle ore 22.01 del 2 settembre 2019. Cioè alla chiusura del calciomercato. Credo di aver provato una sensazione simile soltanto all’alba del 23 ottobre 1998 quando, neopromosso con Giuliano Sonzogni (altro vero signore della panchina rossoblù), il Cosenza lasciò partire Stefano Morrone per sostituirlo