Galeazzi: “Cosenza, tocca a te”

L’ex centrocampista rossoblù fa i complimenti a Toscano e augura ai rossoblù di ritornare a vincere il derby: “La città se lo merita”.

Era un cavallo, una furia. Chi non ricorda le scorribande di Sergio Galeazzi (foto rosito). Era la fine degli anni ’80 quando il centrocampista arrivò in riva al Crati e se ne innamorò. “Cosenza mi è entrata subito nel cuore. Ho sempre avuto un rapporto particolare con la tifoseria. E poi, ho anche trovato l’amore”. Galeazzi, che ha vestito la maglia silana per cinque anni, è ritornato l’estate scorsa a Cosenza (anche se è solito l’estate villeggiare ad Amantea) per giocare una gara amichevole con le vecchie glorie e in quel frangente sottolineò l’importanza del ritorno nel calcio professionistico. “Per troppi anni si è rimasti nell’anonimato. La C2 è solo un punto di partenza. L’entusiasmo che ho visto negli occhi della gente è lo stesso di tanti anni fa a testimonianza di come l’amore per questa squadra non si sia affievolito”. Lunedì c’è il derby. Una gara speciale che attirerà l’attenzione di molti. Galeazzi, però, non sarà al San Vito ma assisterà al match guardandolo in tv. “Sarò sicuramente uno dei tanti a guardare il match in televisione. E so per certo che in molti faranno come il sottoscritto. Perché Cosenza-Catanzaro ha fatto storia, è una gara che raccoglie un pubblico vasto. Quando ci sono match del genere è come vedersi una gara di serie A. Tensione alle stelle e grande adrenalina”. Del resto Galeazzi lo sa bene cosa significa giocare un derby. E, purtroppo per lui, porta ancora i segni di uno dei quattro derby giocati. “Eh si. Ricordo che a Catanzaro fui colpito da una monetina. Fosse accaduto oggi sono certo che gli avrebbero dato partita persa a tavolino. All’epoca, invece, il gesto rimase impunito”. Chiusura con pronostico. “Non mi piace fare pronostici. Poi soprattutto in un derby tutto può accadere. Dico solo che, dopo tanti anni, è arrivato il momento del Cosenza. Questa è un’occasione da non farsi scappare. E credo che Toscano, a cui faccio i complimenti, non si farà scappare questa occasione”. (Carlo Bilami)

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