Cosenza tra due moduli. Cappellacci può fare come Somma tre anni fa

Senza terzini a disposizione, l’ex tecnico del 1914 inventò Matteini terzino e fu un successo. Da una simile situazione di difficoltà, i Lupi potrebbero aver trovato l’assetto giusto. 
Il terzino del Cosenza Bigoni si è riscoperto mezzala ad Aversa con discreto successo
Nelle situazioni di emergenza, talvolta, si scoprono qualità che nessuno pensava di possedere. Ricordate, ad esempio, quando Somma non sapeva chi schierare da terzino destro a causa di infortuni e squalifiche e la sera prima incassò in albergo, tra lo stupore generale, la disponibilità di Matteini? Successe che il livornese risultò il migliore in campo contro il Foligno (1-0 tre anni fa esatti il 24 ottobre, ndr) e che a fine campionato, in quel ruolo, fece registrare il rendimento più alto della squadra insieme ad un certo Stefano Fiore. Cappellacci domenica ad Aversa ha scoperto che il 4-3-3 funziona, anzi va che è una meraviglia. Una rondine non fa primavera, ma se non altro il Cosenza ha trovato in casa una valida alternativa al 4-2-3-1. E’ difficile che il modulo con tre punte venga adottato di sovente fino a gennaio, anche perché l’organico rossoblù è stato costruito puntando sugli esterni. E’ toccato a Bigoni, un terzino, adattarsi a fare la mezzala in virtù della perenne penuria di centrocampisti. Tuttavia, proprio rinfoltendo la mediana con un elemento più di rottura di quanto possa essere Criaco, Mosciaro è stato allargato a sinistra, svincolato da grossi compiti di copertura, lasciato libero di rientrare sul destro e cercare la via del gol. Un esperimento perfettamente riuscito con il capitano tra i migliori in campo, ma pur sempre in una situazione dettata dall’emergenza. Positivo Meduri, a cui è stata affidata una fetta di campo minore da coprire e maggiore libertà per impostare la manovra. Con Giordano sulla via del recuero, con Castagnetti fermo ai box per un risentimento all’adduttore e col rientro del duo Calderini-Napolano, Cappellacci potrà lavorare di nuovo sull’assetto con cui ha scelto di affrontare sin da luglio la stagione. Tra oggi e domani, in attesa di ospitare il Foggia, potrebbero riviversi pertanto i dualismi tra bomber che hanno caratterizzato le prime otto giornate di campionato. Un sana concorrenza in allenamento dettata dalla fame di fare gol e dal 4-2-3-1. A meno che Cappellacci non faccia come Somma e scovi il novello Matteini: in un gruppo dedito al sacrificio non c’è che l’imbarazzo della scelta. (Luigi Brasi)

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