Avvocati Cosenza, stravince la lista di Vittorio Gallucci

Riconferma per il presidente uscente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Cosenza. Eletti tutti i candidati consiglieri.

La lista di Vittorio Gallucci stravince le elezioni forensi di Cosenza. Prende tutti i candidati consiglieri che permetteranno al presidente uscente di ricoprire ancora una volta la carica più importante del Coa. Una vittoria schiacciante con numeri da capogiro per quasi tutti i candidati di Gallucci. Bene anche la lista del sindacato che conquista i rimanenti sette posti, mentre è fuori dai giochi, e quindi dal Coa, la lista “Arcobaleno”. Primo dei non eletti l’ex consigliere forense Emilio Greco.

I voti della lista Gallucci

Vittorio Gallucci 1447, Francesco Calvelli 1194, Fabrizio Falvo 1098, Anna Rita De Franco 1080, Laura Facciolla 1077, Andrea Borsani 1063, Ornella Nucci 1054, Federico Montalto 1049, Rodolfo Folliero 1042, Enrico Tenuta 1019, Pierluca Bonofiglio 931, Maura Monteforte 860, Stefania Cribari 850 ed Ester Bernardo 832.

Lista del Sindacato

Carlo Sabato Paduano 785, Michele Iapicca 677, Marietta De Rango 625, Pilerio Bruni 620, Antonella Paura 571, Maria Teresa Cesareo 570 e Francesca Barca 568.

Per Emilio Greco solo «accordi di potere»

«Desideriamo ringraziare le centinaia di colleghi che ci hanno votato. È un onore aver potuto raccogliere tanti consensi, seppure insufficienti a essere eletti nel Coa. Facciamo un augurio a tutti gli eletti, sperando che possano smentire, ma sarà veramente difficile) quanto emerso dal voto e da sotterranei accordi di potere» scrive in una nota l’avvocato Emilio Greco.

«In questo senso l’Avvocatura a Cosenza fa un salto all’indietro dietro, privilegiando una sorta di censo borghese che ha ottenuto un voto bulgaro e bloccato. Tutto questo mentre la stragrande maggioranza della platea degli iscritti lotta per la sopravvivenza professionale».

«La lista del Presidente uscente ha ottenuto circa 500 voti bloccati, 250 quella del sindacato, a conferma di come sia stata operata una sorta di drenaggio preordinato del consenso, soprattutto grazie ad accordi con chi non si è potuto candidare per le nuove norme sulla ineleggibilità» si legge nella nota.

«La sintesi che prevale alla fine del discorso è che l’Avvocatura, da sempre avanguardia culturale, anche a Cosenza, torna a essere marcata dal privilegio “signorile” della rappresentanza, mentre la maggioranza sofferente è completamente fuori. E questo significa che non ci saranno spazi di discussione per la rotazione degli incarichi pubblici, per le opzioni di sostegno alla quasi disoccupazione di centinaia e centinaia di colleghi. Una sconfitta evidente i cui segni si manifesteranno sin da subito».
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