Deve rispondere di sequestro di persona l’uomo di Castrolibero, arrestato dai carabinieri della compagnia di Cosenza dopo la denuncia della moglie che lo ha accusato di averla tenuta segregata a casa per tre giorni. L’indagato 40enne, difeso dall’avvocato Chiara Penna, ha fornito la sua versione dei fatti dinanzi al gip del tribunale di Cosenza.
L’uomo di Castrolibero ha rilasciato dichiarazioni spontanee, dicendo che non aveva alcuna intenzione di sequestrare la moglie, visto che lei aveva le chiavi di casa e che avuto la possibilità di chiamare anche i carabinieri col telefonino. Lui ha affermato di essere uscito di casa, chiudendo a chiave la porta perché era un periodo in cui le liti familiari erano frequenti e non ha capito perché la moglie abbia fatto questa cosa, aggiungendo che si è trattato solo di una mattina e non per tre giorni come raccontato dalla persona offesa.
La procura di Cosenza ha chiesto la misura cautelare in carcere per A. M., mentre la difesa ha evidenziato che l’istanza di carcerazione avanzata dalla pubblica accusa fosse esagerata, invitando il tribunale ad applicare una misura meno afflittiva. L’uomo, tuttavia, rimane ai domiciliari a casa dei suoi genitori per il pericolo di reiterazione del reato. (a. a.)