Reggina, Gallo: «Abbiamo circa 11 milioni di debiti con l’erario, ma regolarizzeremo tutto»

di Matteo Occhiuto

Il presidente della Reggina Luca Gallo a 360° in conferenza. Il patron è intervenuto in conferenza stampa, in risposta alla richiesta di chiarimenti pervenuta anche dalla tifoseria, per raccontare dello stato di salute del club. Il tutto due giorni dal derby con il Cosenza. Il numero uno del club ha aperto la conferenza ringraziando chiunque si sia preoccupato del suo stato di salute, passando poi al racconto delle dinamiche della società di via delle Industrie: «In questi tre anni, osservando e cercando di capire la città, ho visto che c’è una grossa enorme parte sana, con persone con le quali si può discutere. C’è, poi, una piccola parte che recepisce in maniera negativa tutto quello che gli si dice. Adesso mi voglio rivolgere alla parte sana. La Reggina da bilancio, che è pubblico, ha un debito, che è una cosa risaputa. Io sto qui per gestire questo debito che la maggior parte delle squadre italiane hanno, cosa acclarata».

Reggina, il presidente Gallo in Conferenza: «Debiti al 75% con erario»

«Francamente non mi è mai successo di vedere che una cosa come questa venga messa in piazza in maniera così aggressiva – prosegue il presidente della Reggina Gallo in conferenza -. Questo vale per ogni azienda. Io sinceramente non ho mai conosciuto, almeno nella mia esperienza professionale, una società di qualsiasi tipo, che non abbia una situazione debitoria. I debiti vengono gestiti, il grosso del debito che ha la Reggina 1914 è con l’erario: INPS e IRPEF, derivante dal periodo del coronavirus. Non che adesso il covid sia finito. La comunicazione della FIGC riguardo il pagamento totale in un’unica tranche è di dicembre, quando il campionato era fermo a causa dei tanti casi fra le squadre. Il 75% del debito della Reggina è con l’erario e io sto qua per gestire quel debito. Non vedo che tipo di tragedia possa essere, ci sono tantissimi modi di sanare quel debito, tutti legali e tutti raggiungibili. La città e la tifoseria, la cittadinanza, devono stare tranquilli. Il resto del debito ammonta a due milioni, tre, di euro. Non capisco perché adesso si mette in dubbio questo genere di cose, quando in tre anni, con 22 milioni spesi, non ci sono stati problemi di questo tipo». A precisa domanda risponde: «Il debito con l’erario ammonta a circa dieci-undici milioni di euro. Si possono abbattere in due modi: pagando cash oppure rateizzando il debito»

In arrivo la penalizzazione: -2

«I due punti di penalizzazione verranno dati sicuramente, anzi non capisco perchè ancora non sono stati dati ma abbiamo già pronto il riscorso – evidenzia il patron -. Ora, la cosa è molto semplice: faremo ricorso per essere riammessi al pagamento, perchè abbiamo molte ragioni, c’è proprio un articolo di legge civile per esserlo. Non capisco perchè la FIGC abbia degli articoli che esulano dalla legge tradizionali. Per me bocceranno il nostro ricorso, su questo non c’è dubbio. Nonostante la solidarietà espressa nei miei confronti».

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