Covid, Speranza: «I vaccini hanno salvato 150mila vite»

“Sono 150mila le vite salvate dalla campagna vaccinale nel nostro Paese, secondo uno studio dell’Iss. Questi numeri eclatanti sono più forti di ogni manifestazione no vax”. Queste le parole del ministro della Salute, Roberto Speranza, intervenuto a un’iniziativa pubblica a La Spezia a sostegno della candidata del centrosinistra Piera Sommovigo.

Nonostante lo scudo vaccinale e i dati in miglioramento tuttavia il ministro mantiene sempre la linea della prudenza. “Siamo ancora dentro una battaglia – ricorda – non la considero conclusa, quella degli ultimi due anni che ci ha visto fronteggiare il Covid. Ma ora abbiamo strumenti nuovi, abbiamo una nuova capacità di rispondere a questa fase non facile”.

Ciccozzi: «Mascherina a scuola va tenuta, ancora 30mila contagi al giorno»

“I numeri ci dicono che ci sono ancora 30-40mila contagi Covid al giorno. Quindi direi che la mascherina in classe va tenuta fino a quando non caleranno stabilmente. Aprirei poi le finestre delle classi se il tempo lo permette, ma senza abbandonare il dispositivo di protezione”. Così Massimo Ciccozzi, responsabile dell’Unità di Statistica medica ed Epidemiologia della Facoltà di Medicina e chirurgia del Campus Bio-Medico di Roma, sulla possibilità che si tolga l’obbligo delle mascherina al scuola, come invocato dalla Lega.

Lopalco: «Mascherina a scuola ancora utile»

“Finché la circolazione virale da Sars CoV-2 resta alta, la mascherina in ambienti confinati, scuola compresa, è utile. Già nelle prossime settimane (si spera), potrebbe diventare meno importante a fronte di una circolazione virale in diminuzione”. Lo spiega l’epidemiologo Pier Luigi Lopalco, docente di igiene all’Università del Salento, in merito all’appello del sottosegretario all’Istruzione, Rossano Sasso, secondo il quale fa troppo caldo e le famiglie lo chiedono.

“Penso che il principio che dovrebbe guidare le scelte sull’uso della mascherina da oggi in avanti – sottolinea Lopalco – debba essere basato sulla forte raccomandazione in concomitanza con livelli di circolazione virale elevata. Gli obblighi potrebbero essere superati da un buon livello di comunicazione e scelta consapevole dei cittadini”.

Galli: «Sulle mascherine a scuola si decida in base a possibilità di arieggiare»

Togliere l’obbligo di mascherine a scuola? “Dovrebbero decidere le singole scuole in base alla capacità di arieggiare le aule e mantenere le distanze. Certo sarebbe meglio tenerle, sul piano scientifico servono ancora, ma la discrezionalità degli istituti con criteri chiari potrebbe essere una soluzione alternativa”. Così Massimo Galli, già direttore del reparto malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, all’Adnkronos Salute dopo l’appello del sottosegretario all’Istruzione, Rossano Sasso, che invita a togliere l’obbligo di mascherina a scuola. Da mantenere assolutamente, invece, “la mascherina sui mezzi di trasporto e negli assembramenti che si creano fuori dalle scuole”.

La richiesta di eliminare l’obbligo, “in termini scientificamente rigorosi, deve essere respinta – precisa Galli – ma non ho mai creduto che la prevenzione a scuola si potesse fare solo tenendo le mascherine in classe, soprattuto per i più piccoli. E’ ragionevole pensare che non vengano tenute in maniera corretta in tutto il periodo in cui i ragazzi sono in classe. Inoltre, dopo l’uscita da scuola, ci sono assembramenti a rischio. Sarebbe stato meglio preoccuparsi di introdurre per tempo strumenti di aerazione, piuttosto che puntare in maniera esclusiva sulle mascherine”.

“E’ evidente che la diffusione dell’infezione l’abbiamo ancora, è in atto – ha concluso – ed è evidente che chi si infetta a scuola può portare il virus a casa, da genitori e nonni. Ma siamo alla fine della scuola e mi accontenterei, dico con una certa tristezza, che venissero tenute nei gruppi che si concentrano davanti alla scuola e sui mezzi pubblici”.

fonte: Adnkronos

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